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Railgun, ecco come gli Usa vogliono contenere Putin in Europa

Non siamo arrivati alla “fine della storia”, prevista da Francis Fukuyama nel 1992 dopo il crollo dell’unione Sovietica. Ora, anche se pochi se ne sono già accorti, ci stiamo avviando verso una nuova guerra fredda.

LE NUOVE BASI MISSILISTICHE USA

Abbiamo già parlato qui della inaugurazione della nuova base missilistica a Deveselu in Romania e dell’inizio dei lavori per realizzarne una seconda in territorio polacco. La prima base – e entro il 2018 anche la seconda – ospiteranno il sistema di difesa missilistico Aegis Ashore con infrastrutture di sorveglianza radar AN/SPY-1 e lanciatori per 24 missili Standard SM-3 Block IB in grado di individuare ed abbattere missili balistici intercontinentali lanciati dalla Russia occidentale e diretti sugli Stati Uniti. Non si tratta solo di uno “scudo spaziale” ma anche di un sistema di attacco per gestire e guidare missili cruise Tomahawk – eventualmente dotati di testate nucleari – che ora possono minacciare installazioni civili e militari nella Russia sudoccidentale, inclusa la Crimea.

LA RISPOSTA RUSSA

I russi hanno già risposto diplomaticamente segnalando la violazione del Trattato del 1987 sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio (INF); questo proibisce esplicitamente il dispiegamento a terra di missili cruise con una tangenza operativa compresa fra 500 e 5500 km. Hanno ventilato la possibilità che la Russia abbandoni il tavolo dei negoziati per il rinnovo del Trattato sulla Riduzione delle Armi Strategiche (START). Ma, soprattutto, hanno risposto militarmente iniziando la realizzazione di Barguzin: un sistema di lancio di missili da combattimento RS-24 “Yars” montati su convogli ferroviari. Ogni treno del sistema Barguzin, da qualsiasi punto della Russia, sarà in grado di distruggere 60 città o installazioni militari sull’intero territorio degli Stati Uniti.

IL SUPERCANNONE…

Proprio in questi giorni l’escalation è proseguita con l’annuncio americano di una nuova arma, apparentemente sviluppata per la guerra navale: il cannone a rotaia (railgun). Non si tratta di un cannone ferroviario, ma di un sistema di lancio di un proiettile conduttivo sparato a velocità enormi grazie alla creazione di un enorme campo elettromagnetico. Sfrutta il principio del motore omopolare inventato da Michael Faraday già nel 1821: è costituito da una coppia di conduttori (o rotaie) lungo i quali un proiettile inerte è accelerato per effetto della corrente che scorre lungo una rotaia, quindi attraverso il proiettile e che poi torna indietro lungo l’altra rotaia. Il sistema, messo a punto dalla marina militare USA, in un solo millisecondo è in grado di accelerare un proiettile di 11 kg lungo un binario di 10 m portandolo da 0 a 8000 km/h (2,2 km in un secondo). Il proiettile, viaggiando a 6 volte la velocità del suono, è in grado di colpire un bersaglio entro un raggio di 200 km.

…CON UNA SUPERENERGIA

È un arma sviluppata dalla Raytheon per perforare qualsiasi corazza, i prototipi sono in grado di trapassare sette corazze di carro armato in acciaio e lasciarvi un buco largo 13 cm. Il proiettile non è esplosivo, ma la sua energia cinetica è elevatissima: 32 MegaJoule, pari al potere esplosivo di un proiettile contenente 5 kg di C4. La sua velocità è tale da incendiare l’atmosfera e trasferire una tale quantità di energia sul bersaglio da renderlo incandescente. Per ottenere questa energia, è necessario un impianto elettrico in grado di generare la potenza di 25 Megawatt, l’equivalente del consumo elettrico di 18750 abitazioni. E’ chiaro che l’uso principale vedrà batterie di railgun accoppiate con generatori nucleari.

CHE COLPISCE AL CUORE

Questa versione militare di un asteroide è in grado di colpire con estrema accuratezza mezzi militari, bunker sotterranei e, soprattutto, missili. Inclusi i missili balistici intercontinentali. Il Pentagono ha speso 800 milioni di dollari con l’obiettivo di dare agli Stati Uniti non solo un vantaggio strategico nel combattimento di superficie ma anche di sviluppare un sistema antimissile in grado di infliggere un ulteriore colpo all’equilibrio nucleare basato sulla mutua distruzione assicurata che ci ha permesso di sopravvivere per l’intera durata della guerra fredda conclusasi col crollo dell’Unione Sovietica.

ANCHE SE…

Ma secondo Alexei Fenenko – analista militare dell’Istituto Statale per le Relazioni Internazionali di Mosca – nonostante le aspirazioni americane, il railgun non sarà in grado di variare l’equilibrio di potere esistente ma è stato sviluppato per essere impiegato soprattutto come “fattore psicologico”. È un evidente segnale che la Russia sta preparando la contromossa?



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