La promessa della cozza è stata mantenuta. Il premier Matteo Renzi ieri sera ha chiuso la campagna elettorale delle amministrative con una cozzata andata in scena a Marina di Ravenna nella mensa dell’azienda Bambini srl che lavora nel settore dei trasporti marittimi e dei servizi offshore. Erano stati proprio gli operai del distretto oil&gas ravennate ad aver invitato il presidente del Consiglio a festeggiare con loro il risultato del referendum sulle trivelle, dato che grazie al mancato raggiungimento del quorum elettorale e al flop della consultazione (sponsorizzato pure da Renzi che si è astenuto) si sono salvaguardati i posti di lavoro sulle piattaforme estrattive tuttora in funzione in mare entro le 12 miglia (per il distretto ravennate si parla di circa 6mila lavoratori interessati, considerando anche l’indotto). Le cozze assaggiate ieri sera al termine del comizio di Ravenna avevano inoltre un sapore del tutto particolare: si tratta infatti dei mitilli che crescono nei fondali delle piattaforme al largo della Riviera romagnola, quindi in un certo senso fanno parte del settore oil&gas pure loro.
Il premier, scortato dal suo portavoce Filippo Sensi e accompagnato dal governatore Stefano Bonaccini, è arrivato a Marina di Ravenna dopo aver tenuto un comizio a Ravenna davanti a qualche migliaio di persone in piazza del Popolo, per tirare la volata al giovane candidato sindaco del Pd Michele De Pascale (31 anni). Quella ravennate è stata l’ultima tappa per Renzi di una giornata iniziata a Napoli per sostenere l’orfiniana Valeria Valente e conclusa in Romagna, prima a Rimini per dare una mano ad Andrea Gnassi, quindi a Ravenna.
(LE FOTO DELLA COZZATA A MARINA DI RAVENNA CON RENZI)
Ispiratore della cozzata e organizzatore dell’incontro con imprenditori e lavoratori dell’oil&gas ravennate è stato il consigliere emiliano-romagnolo del Pd, Gianni Bessi, tra gli animatori del Comitato Ottimisti e Razionali per l’astensione al referendum sulle trivelle in difesa del comparto e che nei giorni scorsi su Formiche.net ha lanciato l’idea di replicare questo modello vincente di spinta dal basso e coinvolgimento di un intero settore anche per la consultazione referendaria sulla riforma costituzionale in programma ad ottobre (qui l’articolo).
Renzi nel corso della cena si è intrattenuto con alcuni imprenditori del comparto tra i quali Silvio Bartolotti di Micoperi, il padrone di casa Gianni Bambini, Renzo Righini dell’azienda Fratelli Righini e presidente dell’Omc e i vertici della Rosetti Marino. Presenti anche diversi esponenti di Eni, che si sono fatti distinguere con le pettorine della società energetica. Al premier sono poi arrivate richieste affinché il Governo dopo il risultato del referendum favorisca investimenti nel settore e ponga le dovute attenzioni anche alla direttiva europea attesa per metà luglio sulle estrazioni a mare, nella quale sono previste alcune modifiche alle procedure. Seduti al tavolo della cozzata c’erano anche alcuni sindacalisti della chimica, che hanno espresso al premier le loro preoccupazioni per il settore con particolare attenzione alla risoluzione di alcune vicende specifiche come quella di Versalis.
Renzi ha stretto mani, si è concesso per selfie e foto di gruppo ma prima di lasciare la tavolata ha lanciato la proposta: replicare il successo del referendum sulle trivelle anche con il referendum costituzionale, la sua vera preoccupazione da qui a ottobre. E proprio con il settore dell’oil&gas il premier intende consolidare un’alleanza favorevole allo sviluppo e all’industria e contraria a quella che ritiene l’Italia dei no.