Consolidare i rapporti politici e culturali e stringere nuove relazioni in materia di ricerca e innovazione: questi i temi principali che hanno caratterizzato la visita del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, in Israele.
Ecco parole, fatti e incontri.
LE PAROLE DEL MINISTRO
“Mai come oggi è fondamentale rafforzare i rapporti culturali, accademici e scientifici tra Italia e Israele. Due paesi sempre più amici, in marcia insieme verso il futuro. La migliore risposta a chi ancora oggi promuove iniziative di odio e di boicottaggio”, ha affermato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna, recatosi in Israele, il 2 giugno, al fianco del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per celebrare la Festa della Repubblica. Il ministro ha donato al presidente emerito di Israele Shimon Peres il Talmud, tradotto per la prima volta in italiano. “Un progetto che onora la tradizione ebraica, parte dell’identità italiana ed europea”, ha scritto Giannini su Twitter. Il progetto è nato da un’intesa tra il Miur, i ricercatori del Cnr e l’Ucei. Poi il ministro si e’ recato al Centro Peres per la Pace “per festeggiare con 60 tra accademici e ricercatori i 15 anni di cooperazione scientifica tra Italia e Israele”.
NO AL BOICOTTAGGIO
Il boicottaggio di Israele “è sbagliato nel principio e nella pratica”, ha detto il ministro Stefania Giannini, nel corso della Conferenza tenutasi a Tel Avivi, presso il Centro Peres per la pace. Il ministro ha poi incontrato, insieme al presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Ucei Renzo Gattegna, l’ex capo dello stato Shimon Peres con il quale si e’ detta d’accordo “per un futuro pacifico e di sviluppo. Puntiamo – ha spiegato in un tweet – sulla capacità dei giovani di sognare e innovare”. Anche a Peres Giannini ha consegnato una copia del Talmud tradotto in italiano. Giannini – che è rimasta in Israele fino a domenica scorsa e ha guidato una folta delegazione di accademici e scienziati italiani – ha anche fatto visita anche al ministro dell’Educazione israeliano Naftali Bennett, con il quale ha scambiato “opinioni sulle rispettive riforme” di settore.
LA VISITA ALLA SCUOLA BILINGUE
La visita presso una scuola bilingue, arabo-israeliana, di Beer Sheva, e poi al vicino Campus dell’Università Ben Gurion, a Sde Boker (Neghev), dove si studia lo sfruttamento dell’energia solare e dell’acqua, sono state le tappe principali della missione intrapresa dal ministro dell’Istruzione. L’incontro con i bambini arabi ed ebrei a Beer Sheva, nella scuola fondata nove anni fa per stimolare fin dalla prima infanzia la conoscenza delle reciproche culture a partire dalla lingua, è stato definito “straordinario”.
IL TALMUD TORNA A GERUSALEMME
Dopo un lungo viaggio, incominciato nel 2011 con l’avvio del progetto di traduzione, e passato per la consegna del primo volume al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, ora il Talmud torna in Israele e “parla” italiano. Il 5 giugno il curatore e la direttrice del “Progetto Talmud”, Riccardo Di Segni e Clelia Piperno, hanno consegnato nelle mani del Presidente dello Stato d’Israele, Reuven Rivlin, una copia del Talmud in italiano.
Il progetto di traduzione nasce nel gennaio del 2011, con il protocollo d’intesa firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Miur, Cnr e Ucei. Da allora un team di traduttori esperti, traduttori in formazione, revisori editoriali e informatici, grazie all’innovativo software “Traduco”, sviluppato dall’Istituto di Linguistica Computazionale del Cnr di Pisa, hanno lavorato all’edizione italiana del Talmud, edita da Giuntina. E’ così che grazie a questa notevole opera di traduzione, dall’aramaico all’italiano, guidata dal Rabbino Riccardo Di Segni, la cultura del popolo ebraico potrà essere studiata da chiunque voglia conoscerne la sapienza, le tradizioni, gli insegnamenti dei Maestri, gli usi e i costumi, tramandati di generazione in generazione.