Skip to main content

Chi è Alejandra Barrales, il nuovo leader della sinistra in Messico

Non solo in Europa, Italia compresa, è arrivato il tempo delle donne. Theresa May è diventata primo ministro nel Regno Unito, Christine Lagarde dirige il Fondo monetario internazionale, al vertice del Campidoglio c’è Virginia Raggi e a Torino è stata eletta sindaco Chiara Appendino. Come spiega Federico Guglia in un post pubblicato su Formiche.net, “avanza la forza tranquilla delle donne” che si prospetta “la rivoluzione più silenziosa, ma potente dei prossimi anni”.

IL TEMPO DELLE DONNE

Anche oltreoceano la politica sembra tingersi di rosa. Dopo la fine del mandato di Dilma Rousseff, in Brasile, e di Cristina Fernandez de Kirchner, in Argentina, altre donne si preparano ad arrivare al potere. Il 16 luglio il partito tradizionale della sinistra messicana, Partito della Rivoluzione Democratica (Prd), ha scelto Alejandra Barrales come presidente. Nata a Città del Messico nel 1967, i primi passi mossi in politica l’hanno portata a essere rappresentante sindacale delle hostess della compagnia aerea Aeroméxico. Barrales è, infatti, famosa per avere gestito la crisi in cui si è ritrovata l’azienda dopo aver licenziato circa 5.000 dipendenti.

L’IMPEGNO SINDACALE

Secondo la biografia pubblicata sul sito web, Barrales è stata assunta quando aveva 18 anni. Da quel momento non ha mai smesso di lavorare, ma è riuscita comunque a diventare avvocatessa, dopo aver conseguito la laurea in Legge. Nel 1989 è stata nominata segretaria dell’ufficio stampa della Asociación Sindical de Sobrecargos de Aviación (Assa), per poi diventarne leader della segreteria generale, nel 1995.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=YDTCtn7dUSw[/youtube]

LA VITA POLITICA

Dopo l’impegno come rappresentante sindacale, Barrales è entrata nel 1997 a fare parte della pubblica amministrazione, rivestendo il ruolo di vicepresidente di affari politici, economici e sociali dell’Unione Nazionale di Lavoratori (Unt). Al contempo era anche segretaria generale della Federazione di Sindaci di Imprese di Beni e Servizi (Fesebs). È stata deputato nel 2003 e nel 2009 nell’Assemblea legislativa del distretto federale, segretaria per lo Sviluppo sociale dello stato Michoacán, durante il governo di Lázaro Cárdenas Batel, e segretaria di Turismo del Distretto Federale con Marcelo Ebrard. Da luglio del 2015, fino alla nomina come presidente del Prd, è stata segretaria dell’Istruzione della capitale messicana, nell’amministrazione del governatore Miguel Ángel Mancera.

NUOVA LEADER DELLA SINISTRA

Barrales è un’attivista contro la violenza di genere, l’abbandono di madre e figli e si batte in favore dei diritti delle donne. È entrata nel partito Prd nel 2002 e da quel momento supporta politiche di sinistra. I suoi mentori sono stati Andrés Manuel López Obrador, Marcelo Ebrard Casaubón e Miguel Ángel Mancera EspinosaNel 2005, durante l’amministrazione dell’Assa, è stata protagonista di uno scandalo per frode, per un ammontare di 14 milioni di pesos, in quanto non aveva dichiarato al fisco un aero e un appartamento ad Acapulco. 

LE POLEMICO PER IL SERVIZIO FOTOGRAFICO

Nel 2006 Barrales ha posato insieme alle altre deputate Brenda Arenas e Lorena Villavicencio per la rivista H para Hombres. La pubblicazione voleva dimostra che “la bellezza non è in guerra con il potere”. Quattro anni dopo, Barrales ha detto che la partecipazione a quel servizio fotografico faceva parte di una strategia per farsi conoscere: “Volevamo fare polemica, perché la gente quando parla di una rivista per uomini pensa a foto suggestive. Ho raggiunto il mio obiettivo, durante la mia campagna elettorale non si è parlato di altro, e all’interno della rivista c’erano le mie proposte”.

LA LOTTA PER LE CAUSE POPOLARI

“Quando si ha davanti la possibilità di assumere una responsabilità come questa – ha dichiarato Barrales durante un’intervista rilasciata prima di essere nominata presidente del Prd – non si può smettere di riflettere, di essere autocritico, di riconoscere che dopo anni di lotta, tutte le cause si trasformano e molte diventano più una ricerca di spazi di potere che una lotta per difendere le cause della gente”.



×

Iscriviti alla newsletter