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Che succede al contratto dei metalmeccanici?

Ilva, rocco palombella, metalmeccanici

L’editoriale di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm, che sarà on line giovedì 28 luglio.

Della vertenza dei metalmeccanici se ne riparlerà con cognizione di causa dopo il mese d’agosto.

LA CONTRAPPOSIZIONE CON FEDERMECCANICA

E’ trascorso più di un anno da quando Fim e Uilm presentarono insieme, in un teatro a Roma, la piattaforma che avrebbero inviato a Federmeccanica ed Assistal nel mese di settembre 2015. Da allora si è determinata una vera e propria unità d’azione tra i sindacati metalmeccanici (compresa la Fiom che aveva presentato una propria posizione rivendicativa), ma è rimasta immutata la contrapposizione con gli industriali di settore, basata essenzialmente sulla questione salariale.

I CONTRATTI RINNOVATI A LUGLIO

Eppure, proprio in ambito industriale, si sono realizzati diversi rinnovi contrattuali: per esempio, quello delle lavanderie industriali (aumento medio di 70 euro per 20mila addetti) e quello del settore occhialeria (aumento medio di circa 74 euro per 15.000 lavoratori). Anche i metalmeccanici sono riusciti a rinnovarne uno di durata triennale, siglato da Fim, Uilm e Confimi, riguardante 80mila lavoratori delle piccole e medie imprese:il contratto prevede un incremento salariale fino a maggio del 2017 di 25 euro, più altri 5 euro derivanti dalla voce relativa all’assistenza sanitaria, con gli  incrementi per  il successivo biennio da concordarsi a partire dal  prossimo anno.

IL DIALOGO TRA SINDACATI E CONFINDUSTRIA

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha precisato  di voler rispettare  per ora la sovranità di Federmeccanica nella vertenza che la riguarda. Cgil, Cisl e Uil sostengono che quello dei metalmeccanici è uno dei contratti di lavoro da rinnovare, insieme agli altri privati e pubblici tuttora insoluti, relativi a oltre dodici milioni di lavoratori. Carmelo Barbagallo, leader della Uil non l’ha mandata a dire: “Settembre sarà decisivo –ha ribadito- A quel punto, accordi o lotte”. Le confederazioni degli industriali e dei sindacati si stanno da giorni confrontando sulla riforma dei sistemi contrattuali, ma su questo tema  l’azione dialogante di Cgil, Cisl e Uil va avanti anche con diverse associazioni come  Confapi e Confcommercio.

LA PROSSIMA LEGGE DI STABILITÀ

I sindacati guardano con attenzione a quella che sarà la prossima Legge di Stabilità da definirsi entro ottobre, prima dello svolgimento del referendum costituzionale. E’ questo lo spazio temporale in cui, dopo due anni di contrapposizioni, potrebbe ricomporsi il canale di dialogo tra esecutivo e sindacati. Il ministro Carlo Calenda ha già fatto sapere che si sta lavorando ad una sorta di piano industriale per la crescita, caratterizzato da un congruo ammortamento per i beni digitali al servizio della manifattura.

A SETTEMBRE SPAZIO ALLA VERTENZA DEI METALMECCANICI

In questo contesto deve trovare un epilogo la vertenza dei metalmeccanici. Il palazzo ubicato in corso Trieste di quella ch’era la Flm chiuderà i battenti  per due settimane ad agosto. Sono ormai vuote le strade e le piazze intorno a quest’edificio di cemento ed acciaio edificato agli inizi degli anni Settanta. Da un auto di passaggio escono  le note a tutto volume di “Vorrei, ma non posso”, il tormentone estivo di J-Ax e Fedez.: “Un’altra estate arriverà…”, cantano i due. “E subito dopo il contratto si farà” risponde a mezza voce un sindacalista mentra entra al civico 36 della storica sede metalmeccanica.  Si tratta di una vera e propria deduzione logica, anziché di una battuta per cambiare la rima di quella canzone che ascolteremo inesorabilmente nei giorni a venire.

Antonello Di Mario, direttore di “Fabbrica Società”

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