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Due pensierini sparsi sulla strage di Dacca

Nell’Angelus di domenica Papa Francesco ha rivolto parole commosse nei confronti delle persone massacrate a Dacca (tra cui nove italiani) ricordando un brano del Vangelo di Luca (che faceva parte della liturgia della messa) quando Gesù incarica i settantadue nuovi discepoli a diffondere la Buona Novella dicendo loro: ‘’Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi’’. Il Pontefice, tuttavia, non ha ricordato come prosegue il racconto dell’Evangelista: “Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi noi la scuotiamo contro di voi; sappiate che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città’’.

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A proposito della minaccia terroristica rappresentata dall’Isis, Giampiero Massolo, ex direttore del Dis, ha chiarito, in una recente intervista, che è “reale e sussiste per l’Italia come per altri Paesi in Occidente”. In Italia siamo “consapevoli che il rischio c’è”. E ancora: “I fenomeni migratori sono connaturati allo sviluppo del mondo. Non illudiamoci troppo, se anche con la bacchetta magica stabilizzassimo tutte le crisi internazionali i flussi migratori continuerebbero. Sono in qualche modo una conseguenza naturale della globalizzazione e delle nuove regole d’ingaggio che governano praticamente il mondo”. Chissà se Matteo Salvini ha preso nota di tali considerazioni?

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La Corte di Assise di Bergamo ha condannato all’ergastolo Massimo Bossetti per l’assassinio di Yara Gambirasio. Giustizia è fatta? Non abbiamo elementi sufficienti per contestare tale sentenza, anche perché non ci occupiamo di cronaca nera. Ma fa impressione una condanna tanto severa in un processo sostenuto da indizi tanto fragili e controversi. Soprattutto con prove fondate su di un esame del dna di quantità così modesta (sono ammissioni degli stessi inquirenti) da non essere ripetibile. All’Università ci avevano educati a questo principio: ‘’in dubio pro reo’’. Massima tradizionale di civiltà giuridica secondo la quale l’interesse alla tutela dell’innocente prevale sull’interesse alla condanna del reo.

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Secondo la Confindustria una vittoria del NO nel referendum provocherebbe una sfacelo politico, economico e sociale di vaste proporzioni. Bell’assist a Matteo Renzi, il quale ha ricevuto così quegli argomenti che non aveva per la campagna elettorale per il SI.

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Nella sconfitta ai rigori dell’Italia contro la Germania non ci sono delle responsabilità di Antonio Conte? Nei tempi supplementari Conte aveva il vantaggio di una sostituzione in più rispetto alla Nazionale tedesca. Poteva servirsene per provare di vincere la partita prima di passare alla fase insidiosa dei rigori. Non ha avuto senso inserire Simone Zaza negli ultimi trenta secondi, quando Giorgio Chiellini, ancorché provato, avrebbe sicuramente tirato meglio il rigore.

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