L’EBA ha rilasciato un rapporto sulle dinamiche che riguardano la qualità degli attivi nel settore bancario dell’Unione Europea. L’analisi verte sui dati di vigilanza relativi ai non-performing loans (NPLs) ed alle esposizioni ristrutturate (forbearance) di più di 160 banche europee.
Il rapporto mostra come, nonostante i miglioramenti, gli NPLs rimangono elevati – con un tasso medio del 5.7% nel mese di marzo 2016 – con relative implicazioni per l’economia e la redditività delle banche. Il rapporto identifica vari ostacoli strutturali (compresi i sistemi legali, la durata dei procedimenti giudiziali, i regimi fiscali e l’assenza di un profondo e liquido mercato secondario di NPLs) nel trattare gli NPLs.
L’Eba propone alcune possibili misure per migliorare la qualità degli attivi e ridurre la quota di NPLs che, come evidenziato dal report, si attesta ad un livello fino a 3 volte superiore a quello di altre giurisdizioni:
– Supportare il lavoro di vigilanza attualmente in essere al fine di ottenere l’attuazione di disposizioni idonee alla risoluzione degli NPLs;
– Ridurre le barriere strutturali;
– Incrementare la liquidità, la trasparenza e l’efficienza del mercato secondario dei prestiti così da permettere una più semplice dismissione degli attivi.