Una fedelissima collaboratrice di Hillary Clinton, Huma Abedin, musulmana, braccio destro dell’ex first lady, si separa dal marito Anthony Weiner, un uomo politico già screditato da vari scandali: l’annuncio è stato fatto dopo le ultime rivelazioni del New York Post secondo cui l’’ex deputato dello Stato di New York ha scambiato con una donna sms con foto osé negli ultimi mesi.
La vicenda, cui la stampa americana dà rilievo, costituisce un imbarazzo per la campagna Clinton. Donald Trump v’è subito saltato sopra, malgrado abbia finanziato in passato le attività di Weiner, cercando di farne una questione di sicurezza nazionale.
In un comunicato, la Abedin scrive: “Dopo dolorose e lunghe considerazioni e dopo aver lavorato sul mio matrimonio, ho deciso di separarmi da mio marito. Chiedo rispetto per la nostra privacy”. Ma la vicenda ha subito assunto sulla stampa una dimensione pubblica ed elettorale: Il Post ha pure pubblicato foto di Weiner in boxer, anche con accanto il figlio di cinque anni che dorme.
L’invio di foto osé aveva già stroncato la carriera politica del democratico Anthony Weiner, che aveva dovuto dimettersi da deputato nel 2011, dopo essere stato accusato di avere mandato proprie foto sexy, in cui metteva in mostra allo specchio il corpo muscoloso, ad alcune sue giovani fan conosciute sui social network. Werner prima negò, poi si scusò e si dimise: la moglie all’epoca decise di rimanere al suo fianco, comparendo con il marito anche in conferenza stampa.
Weiner ci ricascò nel 2013: era uno dei favoriti alla successione di Michael Bloomberg, ma, dopo essersi giocato il seggio al Congresso, si giocò la poltrona di sindaco di New York.
Donald Trump cerca di trarre vantaggio dalla vicenda: “Huma sta prendendo una decisione saggia – scrive in un comunicato -: conosco bene Anthony Weiner e lei starà molto meglio senza di lui. La sola mia preoccupazione è il Paese. Hillary è stata noncurante e negligente, permettendo a Weiner d’essere vicino ad informazioni secretate. Chi lo sa cosa ha saputo e a chi lo ha riferito? È un altro esempio della cattiva capacità di giudizio di Hillary. Il nostro Paese e la sua sicurezza possono essere stati compromessi”. Tra le foto osé d’un ex deputato tronfio e la sicurezza nazionale il passo è lungo, ma il magnate lo fa senza remore.
Il candidato repubblicano, negli ultimi mesi, ha attaccato a più riprese il marito della collaboratrice della Clinton, Ma, in passato, ne aveva a più riprese finanziato le campagna elettorali, avendo, come imprenditore, la prassi di foraggiare sia democratici che repubblicani. La Nbc riferisce che Trump versò a Weiner 2.300 dollari, la somma massima consentita, per le corse al Congresso nel 2007 e nel 2010; e che gli aveva pure fatto una piccola donazione di 150 dollari nel 1997 quando si candidò al consiglio comunale di New York.
Intanto, il nuovo capo della campagna repubblicana è ancora toccato da accuse di molestie sessuali: Stephen Bannon, già nella bufera per vicende di violenza domestica e di atteggiamenti antisemiti, fu coinvolto negli Anni Novanta in una disputa di lavoro in cui, nei confronti suoi e di un collega, furono avanzate accuse – respinte – di molestie sessuali, sotto forma di commenti a sfondo sessuale. Il sito Buzzfeed riesuma la storia: Bannon allora era consulente finanziario d’un miliardario texano.