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Tutte le ultime bordate fra Clinton e Trump su Putin

La prima di agosto è stata, per Donald Trump, la peggiore settimana della sua campagna: parola del Washington Post, che, a suggello dell’affermazione, pubblica un sondaggio suo e dell’Abc. Hillary Clinton è uscita dalle due convention, repubblicana e democratica, con un solido vantaggio sul rivale repubblicano: il ticket formato da Hillary con Tim Kaine è avanti otto punti sulla coppia Trump e Mike Pence, 50 a 42 per cento. Risultati analoghi avevano dato altri recenti sondaggi autorevoli.

E la Cbs misura la caduta di Trump anche in uno stato chiave come la Virginia, dove la Clinton è avanti di 12 punti (49 a 37 per cento), forse anche grazie alla scelta come vice di Kaine, senatore dello Stato. Precedenti rilevamenti aveva dato Hillary nettamente avanti in altri Stati chiave, Pennsylvania, Michigan, New Hampshire.

Ma il magnate dell’immobiliare non trae lezioni dal cattivo momento, in parte frutto di sue gaffes o affermazioni controverse, e continua imperterrito nelle sue provocazioni. Di Hillary, parlando sabato a Windham, nel New Hampshire, ha detto che potrebbe essere mentalmente instabile perché ammise di aver avuto “un corto circuito” rispondendo alle domande sull’uso del suo account privato di posta elettronica quand’era segretario di Stato.

“La gente del nostro Paese non vuole qualcuno che ha un corto circuito, non come presidente”. Hillary – ha proseguito Trump – “è una persona totalmente scardinata, è priva di equilibrio, causerà -se vince, ma io spero di no- la distruzione del nostro Paese”. A Windham, lo showman ha più volte definito la Clinton instabile e incompetente e, a un certo punto l’ha chiamata “Hillary Rotten Clinton”, alludendo alla sua instabilità con un gioco di parole con il cognome da nubile, Rodham.

La risposta della candidata democratica è un nuovo spot che specula sui presunti legami tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin, una controversia rilanciata dopo le intrusioni di hacker russi nelle mail del partito democratico. “Il fascino di Trump per Putin – spiega lo staff dell’ex segretario di Stato – è confermato da un’agenda politica che in molti punti coincide nelle priorità politiche”.

Lo spot è uscito due giorni dopo l’allarme lanciato dall’ex capo della Cia Michael Morell, secondo cui Trump è “un agente inconsapevole” del presidente russo.

(post tratto dal blog di Giampiero Gramaglia)

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