Chi l’ha detto che le maggiori sofferenze, anche in termini relativi, sono appannaggio delle banche più piccole? La domanda sorge leggendo un report non pubblico di Prometeia che ha scandagliato i conti delle Banche di credito cooperativo (qui l’articolo complessivo di Formiche.net sul rapporto in questione).
IL REPORT SULLE BCC
Nel rapporto degli esperti della società di consulenza presieduta dall’economista Angelo Tantazzi (nella foto), al capitolo Npl, a livello generale e sistemico si legge: L’NPL ratio “è ulteriormente peggiorato soprattutto per i passaggi a sofferenza da altre categorie di deteriorati, ma è anche proseguito l’innalzamento dei livelli di copertura che si stanno avvicinando ai livelli dei principali gruppi bancari italiani”.
LA QUALITA’ DEL CREDITO
Ma entrando nei dettagli della qualità del credito delle Bce, e prendendo come riferimento l’Npl ratio (lordo) per le Bcc, gli esperti della società bolognese specializzata nell’analisi dei bilanci scrivono: “Nel 2015 la qualità del credito è peggiorata sia per l’aggregato che i per i singoli peer group”. “L’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale portafoglio crediti (lordi) – è scritto nel report sul sistema delle Bcc che si basa sui dati di bilancio al 31 dicembre 2015 – è stata più alta per le banche di medie dimensioni, penalizzate anche dalle riduzione dei volumi di impieghi”.
LO STATO DEI CREDITI DETERIORATI
Infatti, rilevano gli analisti di Prometeia, “i crediti deteriorati lordi sono aumentati del 9,5%(8,9% al netto delle acquisizioni di Bcc Roma) per l’incremento delle sofferenze (più 16%”. Inoltre, si legge nel report, “gli altri crediti dubbi (inadempienze probabili e scaduti) sono cresciuti del 3,1%, ma l’incremento ha interessato solo le Bcc grandi (più 7,1%) ed è dovuto in parte all’acquisizione di Banca Padovana da parte di Bcc di Roma”.