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La lezione della storia che il Regno Unito dimentica con il muro a Calais

Lavoro cassimatis, GIULIANO CAZZOLA

Il governo del Regno Unito vuole costruire una barriera in terra di Francia per bloccare lo stillicidio dei profughi. Eppure dovrebbe sapere per esperienza che i muri non servono, nemmeno se sono fortificati come la Linea Maginot, che, nel 1940, all’inizio della Seconda guerra mondiale, venne aggirata dalle truppe tedesche e crollò in un paio di settimane. E’ vero: i profughi sono disarmati, si portano appresso donne e bambini e quattro poveri stracci. Ma sono una conseguenza ed un effetto ineludibili di questa fase della storia dell’umanità. E, nella loro disperazione, sono più forti ed invincibili dei Panzer di Hitler.

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Attenzione, i “grillini” non sono diventati garantisti pro domo sua. La svolta è maturata diversamente. Nella riunione del gruppo ha parlato uno di loro, da anni studente fuori corso di giurisprudenza, che aveva appena sostenuto l’esame di procedura penale. Ha spiegato ai colleghi che l’avviso di garanzia è un atto dovuto e non comporta affatto una presunzione di colpevolezza. Gli altri hanno fatto finta di credergli.

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L’8 settembre di Massimo D’Alema: “La guerra continua”. Ma le truppe scappano a casa.

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Sono ragionevoli le proposte che circolano sulle misure da mettere nella legge di stabilità in materia di pensioni. E soprattutto evitano di smontare la riforma Fornero. Ci sono però due indispensabili premesse, una di carattere generale ed una più specifica. La prima: ma davvero le pensioni sono una priorità? La seconda: ci sono le risorse per tappare tutti i buchi?

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