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L’Anac di Raffaele Cantone si occupa anche dei contratti delle colf?

Con le vignette sul terremoto del 24 agosto la confraternita di Charlie Hebdo l’ha fatta proprio fuori dal vaso. Noi, però, siamo i primi a denunciare le infiltrazioni della criminalità organizzata ovunque, anche quando si tratta – come nella vicenda di Mafia Capitale – di qualche collaudato bustarellaro.

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Ormai in questo Paese si parla solo di stipendi. Ad un’amica, che si appresta ad assumere una colf, ho consigliato di sottoporre il contratto a Raffaele Cantone.

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A Bologna 230 insegnanti ritenuti “meritevoli’’ hanno rifiutato il bonus previsto dalla legge sulla Buona scuola. La motivazione, nella generalità dei casi, è stata più o meno la seguente: ‘’La competizione tra docenti non serve perché dovrebbe essere incentivato lo spirito di collaborazione, soprattutto alle primarie, dove deve esserci un lavoro di squadra, altrimenti ne perdono gli alunni’’. Non si può negare che il rifiuto sia un gesto di coerenza per chi si è battuto contro la legge. Né si può escludere che i criteri per l’attribuzione dell’assegno siano discutibili. Va detto però che gli insegnanti e i loro sindacati hanno osteggiato in tutti i modi i criteri di valutazione del loro lavoro. Ciò in quella logica del “todos caballeros’’ che ha impoverito le loro retribuzioni, in termini di negoziazione del salario accessorio. Una logica che copre i fannulloni e che, al massimo, condanna il sistema formativo ad una condizione di mediocrità per niente ‘’aurea’’.

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I contestatori hanno proposto di raccogliere i premi e suddividerli in parti uguali per tutti. E’ sempre la solita musica.

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Bologna ha fatto parlare di sé anche per un’altra vicenda. Il sindaco Virginio Merola ha nominato il nuovo assessore al traffico nella persona di Irene Priolo, che è anche prima cittadina di un Comune della provincia (che, almeno a livello geografico, non è stata abolita). L’assessore non si dimesso da sindaco anche se ha voluto precisare che rinuncerà allo stipendio attribuito al nuovo incarico. Il fatto è che Priolo è la moglie dell’on. Andrea De Maria, membro della segreteria nazionale del Pd, in quota sinistra dem. La circostanza di una stretta parentela tra i due ha sollevato pertanto dei commenti inopportuni. Al chiacchiericcio ha risposto la stessa Priolo evocando il caso di Hillary Clinton: ‘’In America nessuno si permette di dire che è arrivata lì perché è la moglie di Bill Clinton’’. E’ vero, noi siamo spesso dei provinciali. Paragonare, però, se stessa ad Hillary e il proprio marito a Bill, mi sembra un evidente fenomeno di surriscaldamento dell’Io.

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Si è notato di più chi era a Cernobbio o chi non è stato nemmeno invitato?



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