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“Le donne erediteranno la terra” di Aldo Cazzullo letto da Maria Elena Boschi e Laura Boldrini

Maria Elena Boschi Aldo Cazzullo

“Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere. Lo stanno prendendo. Le donne ne faranno un uso migliore degli uomini. E li salveranno”. Inizia così l’ultimo libro di Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera, il cui titolo è emblematico: “Le donne erediteranno la terra” (Strade Blu – Mondadori). Nel volume si raccontano storie di donne. Come le donne sono ancora discriminate in Italia – “che è ancora un Paese maschilista”, scrive Cazzullo – ma di come la situazione sta cambiando. “E tra un po’ non ci meraviglieremo più di avere una donna a guida di una grande impresa, o ministro, o premier…”. “Questo sarà il secolo del sorpasso”, è il sottotitolo del libro. Se n’è parlato alla presentazione nella Sala Regina a Montecitorio, dove sono intervenute Laura Boldrini e Maria Elena Boschi. Erano attese anche Giorgia Meloni (che non è potuta esserci perché due giorni fa ha dato alla luce una bambina) e Virginia Raggi (assente per impegni in Campidoglio).

(GLI SGUARDI DI MARIA ELENA BOSCHI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CAZZULLO. FOTO DI PIZZI)

Boschi e Boldrini, però, parevano molto affiatate, denotando una sintonia umana che sfocia anche in stima politica, anche se non mancati anche di recente sbuffi tra renziani e Boldrini. A leggere brani del libro del libro c’era l’attore Giulio Scarpati, a moderare la giornalista Annalisa Bruchi. “Il titolo mi piace molto. Le donne sono superiori agli uomini anche perché fanno figli e questo le porta ad avere una naturale propensione a pensare agli altri e a guardare al futuro”, ha affermato la presidente della Camera. Che poi ha parlato delle “80 donne uccise dai loro uomini o ex dall’inizio dell’anno, una ogni tre giorni” e del “47% di femmine che lavorano contro una media europea del 60%”. E delle donne che “a parità di mansioni guadagnano meno degli uomini: questo è inaccettabile”. In platea, ad ascoltare, c’è anche Lucia Annibali, la donna sfregiata con l’acido dal suo ex, che ora è stato condannato e sta in carcere. “Questa rivoluzione femminile non si fa contro gli uomini, ma con gli uomini accanto. Ce ne sono tanti che si dichiarano apertamente femministi: dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama al primo ministro canadese Justin Trudeau”, ha concluso Boldrini.

(LAURA BOLDRINI PRESENTA IL LIBRO DI CAZZULLO A MONTECITORIO. FOTO DI PIZZI)

“Gli uomini hanno avuto sempre molta paura della libertà delle donne. L’Italia è maschilista, ma anche qui si stiamo facendo tanti passi in avanti”, ha spiegato Cazzullo. Che poi ha definito “generazione Hermione” quella delle ragazze moderne, che studiano, lavorano, fanno corsi, stanno con gli amici, con il fidanzato, e coltivano tanti interessi. In una parola: multitasking. “La donna ha sempre avuto qualcosa in più, ora però ne è consapevole”, scrive il giornalista.

Poi c’è la Boschi. “Io sono più battagliera. Forse avrei preferito un titolo come: le donne conquisteranno la terra. Perché nessuno ce la lascerà in eredità. Tutto quello che abbiamo ce lo siamo dovute conquistare da sole”, ha osservato il ministro. “Io non so se siamo meglio degli uomini, ma di sicuro non siamo peggio”, ha aggiunto. Per poi sottolineare quello che il governo ha fatto in termini di norme e detassazione per permettere “alle donne e alle ragazze di diventare madri senza rinunciare al proprio lavoro”. L’educazione degli uomini a rispettare le donne, ha osservato il ministro, “deve partire innanzitutto da noi, da come le madri parlano ed educano i figli maschi”.

(TUTTE LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LE DONNE EREDITERANNO LA TERRA” DI ALDO CAZZULLO)

A Montecitorio, ha ricordato poi la Boldrini, è attivo un intergruppo parlamentare voluto proprio dalla presidente composto da sole deputate per confrontarsi sui temi della politica con uno sguardo femminile. Fuori dalla Sala, alle pareti, una bella mostra fotografica celebra i 70 anni di voto alle donne. Virginia Raggi, dicevamo, non c’era. “Mi chiedo se questo accanimento nei suoi confronti ci sarebbe stato se fosse stata un maschio…”, ha chiosato, al termine del dibattito, Aldo Cazzullo.

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