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Musei Vaticani, una sala tutta per Studio Azzurro

L’arte contemporanea avrà sempre più spazio nei Musei Vaticani. Mercoledì 28 settembre, nella Sala Matisse, alla presenza del Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e la curatrice della Collezione di Arte Contemporanea Micol Forti presenteranno la Sala Studio Azzurro. In principio (e poi), ideata e realizzata dallo storico gruppo milanese nel 2013, in occasione del primo Padiglione della Santa Sede alla 55. Biennale Internazionale d’arte di Venezia, dedicato ai primi 11 capitoli del Libro della Genesi.

Il Padiglione si componeva di tre grandi sezioni tematiche: la Creazione, affidata a Studio Azzurro, la De-Creazione, affidata al fotografo ceco Josef Koudelka, la Ri-Creazione, interpretata da Lawrence Carroll. Su invito del Cardinale Ravasi, gli artisti di Studio Azzurro ideavano un ambiente sensibile in quattro parti, immaginato come un grande solido che si dischiude: La luce in mano (schermo a terra), La parola in mano (i due schermi laterali), La memoria in mano (schermo frontale).

Al suo interno, lo spettatore è chiamato a cercare un contatto con le figure che abitano i tre grandi schermi a parete, così come ad animare di immagini e suoni la piattaforma centrale, attraverso il movimento e il contatto delle mani. Prendono vita i “portatori di storie”, uomini e donne che evocano i regni delle piante e degli animali attraverso i gesti del linguaggio dei sordomuti, e raccontano le proprie genealogie familiari, separati da un diaframma invisibile, dall’interno del carcere di Bollate.

Per la prima volta, al pubblico dei Musei Vaticani sarà permesso, anzi indicato di toccare con mano l’opera d’arte, per prendere parte alla sua continua realizzazione come elemento attivo di un dialogo sul tema della Creazione. L’opera è stata donata ai Musei Vaticani dal Pontificio Consiglio della Cultura al termine della Biennale veneziana, e il suo riadattamento allestitivo all’interno dei Musei è stato curato da Studio Azzurro in collaborazione con l’Architetto Roberto Pulitani.

Adiacente alla sala sarà visibile anche un’altra opera realizzata per il Padiglione del 2013, inserita di recente nel percorso museale. Si tratta del grande wall painting di Lawrence Carroll (Melbourne, 1954), Untitled (Isatu Sesay), parte dell’installazione Another Life che componeva la terza sezione tematica del Padiglione, dedicata alla Ri-Creazione.

Un nuovo allestimento ha anche riguardato le tre opere di Tano Festa (Roma 1938-1988) ispirate agli affreschi della volta della Cappella Sistina, esposte in apertura del Padiglione del 2013 in una sorta di trilogia introduttiva, e oggi parte del percorso museale grazie alla generosa donazione dalla collezione Jacorossi.

Lungo il percorso dedicato alle opere della Collezione d’Arte Contemporanea sarà inoltre possibile visitare il recente riallestimento di alcune sale all’interno dell’appartamento Borgia.

 


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