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Perché Obama non convince troppo su terrorismo e Isis

Obama deve capire che non convince l’America e non aiuta Hillary rispondendo al terrorismo con la frase “non cederemo alla paura”. E’ una frase che fa il paio con la demagogia isterica di Trump. Anzi gli offre il destro. La gente ha paura. E se uno gli dice, semplicemente, di non averne la getta nelle braccia della demagogia isterica.

La gente vuole capire se i governi sono attrezzati a combattere questo terrorismo. E se gli fanno veramente la guerra. Vogliono, insomma, vedere fatti sul terreno militare contro il terrorismo. Altrimenti va in crisi tutto il resto: a partire dalla tolleranza sull’immigrazione.

Occorre aver chiare due cose: primo, il terrorismo islamico ha scelto la strategia del lupi solitari. Non sono attentati di pazzi solitari. Sono una strategia. Questo tipi di attentati esaltano l’imprevedibilità e deprimono le persone che si sentono esposte senza rimedi. E’ la teoria di Abu al Suri, un capo dell’Isis. Contro questi attentati le chiacchiere servono poco.

Occorre molta polizia, addestramento, prevenzione. Secondo, la vera arma dell’Occidente contro questo terrorismo e’ fuori casa, è la guerra all’Isis. Solo se l’Isis è sconfitto militarmente la guerra ai lupi solitari, al terrorismo islamico diffuso, alla strategia di Abu al Suri può dirsi completa. Ma sulla guerra all’Isis Obama ha pecche e responsabilità da farsi perdonare. Se ne ricordi Hillary e si distingua.


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