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Valeria Cappellato, chi è la docente precaria voluta da Chiara Appendino alla Compagnia San Paolo

CHIARA APPENDINO

A Chiara Appendino c’è un tema che sta particolarmente a cuore: i diritti delle coppie omosessuali. La sindaca grillina di Torino lo ha fatto capire sin dal suo insediamento, quando ha scatenato alcune polemiche per aver indicato come assessore “alle Famiglie” (delega volutamente declinata al plurale) l’ex presidente dell’Arcigay sotto la Mole Marco Alessandro Giusta (qui l’approfondimento di Formiche.net). Non bastasse, ecco ora la nomina di una ricercatrice sui temi delle discriminazioni per orientamento sessuale come Valeria Cappellato nel consiglio generale della Compagnia di San Paolo, al posto dell’ex ministro montiano Francesco Profumo, scelto a suo tempo dall’ex sindaco Piero Fassino e in seguito eletto alla presidenza della Compagnia.

I MOTIVI DELLA SCELTA

Quarantatre anni appena compiuti, torinese doc, Valeria Cappellato si presenta come “docente a contratto per l’insegnamento di Sociologia della Salute nei Corsi di laurea in Infermieristica, Università di Torino, sedi di Torino e Cuneo”. Insomma, una “docente precaria”, come l’ha catalogata Il Fatto Quotidiano, alla cui festa a Marina di Pietrasanta domenica scorsa la Appendino ha annunciato la nomina. “Ho proceduto alla nomina di una ragazza giovane, con esperienza nel welfare, scelta in base alle sue competenze e a settembre inizierà il suo lavoro all’interno della Compagnia” ha dichiarato la prima cittadina che, appena messo piede in Municipio, aveva chiesto invano un passo indietro dalla Compagnia ai due esponenti in quota Comune nominati dal predecessore del Pd, lo stesso Profumo e Barbara Graffino (qui e qui gli approfondimenti di Formiche.net). A liberare il posto ora coperto dalla Cappellato nel consiglio generale, è stato lo stesso ex rettore del Politecnico di Torino, una volta divenuto presidente. A quanto pare, la Cappellato aveva già bussato alla porta della Appendino spedendole il suo curriculum per proporsi come assessore al Welfare, salvo poi ripiegare su un ruolo meno impegnativo dal punto di vista dell’esposizione mediatica e delle pressioni politiche, partecipando al bando pubblico indetto per affidare l’incarico all’interno della Compagnia.

LE RICERCHE SUL MONDO GAY

Come descritto sia nel suo curriculum ufficiale pubblicato sul sito dell’Università di Torino (eccolo), sia in quello inviato in Comune per partecipare al bando (qui), la Cappellato ha all’attivo diverse ricerche inerenti i diritti degli omosessuali, sia come singoli che come coppie, e le loro discriminazioni. Tra febbraio e settembre 2011, al crepuscolo dell’ultimo governo Berlusconi e quando il Ministero delle Pari opportunità era guidato dalla forzista Mara Carfagna, la docente torinese ha collaborato con l’Unar (Ufficio anti-discriminazioni razziali). Corsi di formazione sul tema della parità tra i sessi e tra gli orientamenti sessuali li ha tenuti negli anni precedenti sia per conto del Comune di Torino che della Regione Piemonte, mentre sul fronte della ricerca ha all’attivo diverse pubblicazioni, più volte rilanciate dalla galassia gay come “La promozione delle pari opportunità per i diversi orientamenti sessuali: spazi di azione per gli Enti locali” pubblicata nel 2006 insieme alla sociologa Chiara Bertone (e divulgata dal portale contro le discriminazioni gay) e come Omofobia e servizi pubblici: scuola, sanità e sicurezza firmata nel 2006 insieme alla ricercatrice Martina Franchi e sostenuta da Regione Toscana e Gaynet.


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