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Novità e sorprese sulla Premier League

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MANCHESTER UNITED

Dopo il fallimentare biennio di Louis Van Gaal, i Glazer, patron americani dello United, hanno rilanciato alla grande con lo Special One, José Mourinho e con gli acquisti di Ibrahimovic e quello di Paul Pogba dalla Juventus per l’astronomica cifra di 89 milioni di sterline. Gli effetti si sono visti subito: Ibra è già stato decisivo in 3 partite e i Red Devils sono in testa al campionato, cosa che non succedeva dai tempi di Sir Alex Ferguson. Tra i pregi di Mou ci sono sicuramente la gestione dello spogliatoio e la capacità motivazionale: Juan Mata era stato messo da parte dal tecnico di Setubal al Chelsea, ma una volta ritrovatisi insieme allo United, lo spagnolo è diventato un perno della squadra. Di grande sostanza anche il nuovo difensore centrale, l’ivoriano Bailly, arrivato dal Villarreal. Mourinho ormai si conosce: il suo calcio non è spettacolare ma molto redditizio, e la fortuna spesso gli fa l’occhiolino. Il Manchester è senza dubbio una delle favorite per il titolo.

LIVERPOOL

Il Liverpool, che celebra suo malgrado quest’anno il 26esimo anno dall’ultimo scudetto (giocavano ancora John Barnes e Bruce Grobbelaar), ripone fiducia totale e incondizionata in Jürgen Klopp, il manager tedesco arrivato lo scorso ottobre.

Finora i risultati sono stati altalenanti: i Reds hanno raggiunto le finali di Coppa di Lega e di Europa League ma le hanno perse e il posto in Champions League non è stato neppure sfiorato. Il Liverpool gioca bene e in modo aperto ma manca di consistency, continuità, quello che rende le squadre da buone a grandi. Klopp è stato molto attivo sul mercato ma a parte Sadio Mané, attaccante esterno del Southampton, non sono arrivati nomi in grado di riportare al vertice i Reds. Nel frattempo, il club ha disputato le prime tre giornate di campionato in trasferta a causa dell’ampliamento del mitico Anfield che porterà a oltre 54mila spettatori la sua capienza. Il club continua a fare gola agli investitori esteri: a luglio i proprietari americani hanno ignorato un’offerta da Liu Yiqian, il 47esimo uomo più ricco della Cina.

WATFORD

Nonostante la semifinale di coppa d’Inghilterra e la salvezza raggiunta con largo anticipo, Gino Pozzo ha deciso di licenziare il tecnico spagnolo Quique Flores e affidare la squadra a Walter Mazzarri, in cerca di rivincita dopo l’avventura finita male all’Inter. Il primo videomessaggio in inglese del tecnico di Livorno è stato deriso da molti, ma a Mazzarri la volontà e la professionalità non hanno mai fatto difetto. Sul mercato ha ottenuto, tra gli altri, due esterni, l’olandese Janmaat e il colombiano Zuniga, imprescindibili nel suo 3-5-2. Davanti è arrivato Okaka, ma sarà dura scalzare Troy Deeney, capitano e bandiera del club, e il nigeriano Odion Ighalo, ben 15 gol nella scorsa Premier. L’obiettivo è la salvezza, ma non sarà così facile ottenerla come l’anno scorso.

WEST BROMWICH ALBION

Il WBA è l’unica squadra di Birmingham – o della periferia della Second City – rimasta in Premier dopo il crollo clamoroso dell’Aston Villa nella stagione scorsa. I Baggies hanno una sola certezza: Tony Pulis, il never-relegated-manager, l’allenatore mai retrocesso nonostante abbia passato tutta la carriera in squadre pericolanti. L’acquisto di Nacer Chadli dal Tottenham è la ciliegina sulla torta di una squadra, che ha saputo trattenere il talentuoso attaccante inglese Saido Berahino, e punta tutto sull’esplosione di Salomon Rondon, bomber venezuelano che ha avuto una difficile prima stagione in Premier. Difficile aspettarsi qualcosa di più di una salvezza agevole, anche se i tifosi sperano in qualcosa di più.

HULL CITY

La promozione non tragga in inganno: l’Hull City è una polveriera. Prima dell’inizio del campionato l’artefice del ritorno in Premier, Steve Bruce si è dimesso, a causa di divergenze sul mercato con la società. La squadra è stata affidata a Mike Phelan, che, con soli 13 giocatori disponibili, ha ottenuto 6 punti in 3 partite, sconfiggendo all’esordio i campioni del Leicester. Phelan, che non è stato ancora ufficialmente confermato, può contare sul talento dello scozzese Snodgrass, sui gol di Abel Hernandez (ex Palermo), e sulla consistenza del giovane – ma già richiestissimo – Maguire, in difesa. Eppure, il buon avvio non ha fatto passare in secondo piano le vicende societarie. Sulla fanzine online FC Independent, oltre il 70% dei tifosi ha affermato che il loro sogno più grande è vedere andarsene il controverso presidente del club Assem Allam. Esiste anche un sito internet dedicato: allamout.co.uk. Il magnate anglo-egiziano aveva dichiarato in passato che l’ Hull City era “irrilevante”, e che il club avrebbe dovuto chiamarsi Hull City Tigers, per avere più appeal. I tifosi non la presero bene, e con questo clima – nonostante il buon avvio – sarà dura restare in Premier.

Terzo di una serie di articoli. Qui si può leggere il primo, qui il secondo.

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