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Tutte le ultime novità su Edward Snowden

In un collegamento telefonico durante il Democracy Forum organizzato annualmente dal New York Times ad Atene, mentre parlava del film a lui dedicato, Edward Snowden ha detto che intende votare per le prossime elezioni americane – prima di correre in avanti, ha precisato che essendo lui un sostenitore della privacy non rivelerà mai a chi darà la sua X, senza aggiungere dunque altro sale alla sua complicata vicenda e alla già ben condita campagna elettorale americana.

IL PANEL DELLA CAMERA

Il giorno precedente un panel bipartisan della Permanent Selected Comitee on Intelligence della Camera american ha accusato formalmente l’ex contractor della National Security Agency per la fuga di documenti riservati, la quale “ha prodotto danni enormi” alla sicurezza nazionale, dice il report d’inchiesta. La relazione completa, frutto di due anni di lavoro, resterà per ora coperta da segreto di stato, ma ha un abstract pubblico che è già eloquente di per sé: “Al contrario dell’auto-rappresentazione di Snowden come un informatore per principi [morali], il report rivela che era un dipendente scontento che aveva frequenti conflitti con i suoi dirigenti ed era stato rimproverato solo due settimane prima che cominciasse a scaricare illegalmente i documenti classificati. Anche se lui sostiene di essere stato motivato dai problemi di privacy, il rapporto rileva che Snowden non ha espresso le sue preoccupazioni con eventuali funzionari di vigilanza, e le sue azioni hanno invece violato la privacy di migliaia di dipendenti del governo e imprenditori. Inoltre, la maggior parte dei documenti che ha rubato non aveva alcuna connessione alla vita privata o delle libertà civili”, si legge nel comunicato stampa della Camera.

UN TRADITORE (?)

Il presidente della Commissione Devin Nunes, repubblicano dalla California, ha commentato: “Edward Snowden non è un eroe, lui è un traditore che ha volontariamente tradito i suoi colleghi e il suo paese”. Lynn Westmoreland, altro repubblicano dalla Georgia, presidente della sottocomossione per l’Nsa e la Cybersecurity, ha aggiunto: “Edward Snowden ha fatto più danni alla sicurezza nazionale di qualsiasi altro individuo nella storia della nostra nazione”. Adam Schiff, membro democratico, ha incalzato: “Snowden si è a lungo ritratto come un whistleblower in cerca di verità cui azioni sono stati progettati esclusivamente per difendere la privacy”, ma il suo atteggiamento è stato “egoista e falso”, esponendo la sicurezza del paese. I risultati impressi sul report sono stati votati ad un’unanimità da tutti i componenti.

LA LETTERA A OBAMA

Tutti i membri della commissione hanno anche firmato una lettera pubblica inviata a Barack Obama per chiedere che la Casa Bianca non conceda la grazia a Snowden, ricordando una conferenza stampa in cui (era il 9 agosto del 2013) Obama stesso disse “no, io non penso che Snowden sia una patriota” e puntando ancora sul fatto che la gran parte del milione e mezzo di documenti classificati sottratti da lui non riguardavano la privacy dei singoli cittadini, ma programma militari, di difesa e di intelligence molto sensibili e “di alto interesse per i nemici dell’America”. Inoltre, Snowden viene accusato di aver condiviso le informazioni con Cina e Russia (“due regimi che violano continuamente la privacy dei cittadini e le loro libertà”, un’affermazione forte per una lettera pubblica firmata da Rappresentati politici). Lui si difende dicendo di non aver mai lavorato con i russi, anche se da tre anni è ospite a Mosca per non subire le conseguenze del processo negli Stati Uniti, ma è opinione comune che possa aver passato dati sensibili direttamente all’intelligence russa; per esempio, il capo dei servizi segreti tedeschi Bfv, Hans-Georg Maassen non troppo tempo fa disse che c’era “un’alta plausibilità” sul fatto che Snowden fosse una spia russa.

IL FILM E LA DICOTOMIA

Il film in uscita oggi, venerdì 16 settembre, negli Stati Uniti è codiretto da Oliver Stone (che lo ha paragonato a uno dei suoi titoli più famosi, “JFK”) e l’informatico statunitense è interpretato da Joseph Gordon-Levitt. Si racconta la storia dal 2004 al 2013, ossia dal tentativo di Snowden di arruolarsi nelle Forze Speciali post-9/11, fino all’incontro con la documentarista Laura Poitras e i giornalisti Glenn Greenwald e Ewan MacAskill. Fu a loro che rivelò gran parte di quelle informazioni segrete sui sistemi di sorveglianza americani: in mezzo parti di storia vera, più o meno, per quel che si sa. “L’aspetto che più mi ha colpito della storia di Snowden è il suo patriottismo. Credo che abbia sempre agito in nome di un sincero amore per il suo Paese e per i principi su cui è fondato”, è stato il commento di Gordon-Levitt. E alla luce della chiusura del report di indagine dei legislatori americani, la lettura dell’attore sottolinea le differenti interpretazioni ancora in piedi sul ruolo del personaggio Snowden.

(Il ricercatore Alessandro Pandolfi ha collaborato a questo articolo)

(Foto:  Youtube)

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