LEICESTER CITY
La clamorosa vittoria dell’anno scorso, oltre ad avere impoverito i bookmakers che la quotavano 1.000-1, ha rilanciato la carriera di Claudio Ranieri e rinverdito i sogni di gloria del proprietario dei Foxes, Vichai Srivaddhanaprabha, magnate thailandese nel settore dei negozi duty free.
Il Leicester è riuscito a trattenere gli artefici del miracolo, Jamie Vardy e Riyad Mahrez in primis, ma ha perso Kanté, il centrocampista dai sette polmoni passato al Chelsea. L’acquisto dell’algerino Islam Slimani dallo Sporting Lisbona, nell’ultimo giorno di mercato per 30 milioni di sterline (un record per il club), è il segnale che nel Leicestershire le ambizioni si sono rinnovate, anche in vista dell’inizio della Champions League.
Un avvio di campionato zoppicante, la sensazione che la cavalcata dello scorso anno sarà irripetibile, lasciano pensare a un anticlimax, nonostante Ranieri – fresco di rinnovo – faccia di tutto per tenere alta la tensione.
CHELSEA
Archiviata la parentesi di Guus Hiddink, quest’anno Roman Abramovich punta deciso su Antonio Conte per il rilancio di un Chelsea, fuori dalla coppe europee per la prima volta da quando è diventato proprietario. Conte ha dato nuova linfa da subito (vinte 3 partite su 3), rimettendo lo storico capitano John Terry al centro progetto, e potendo contare sul talento – lo scorso anno un po’ smarrito – di Eden Hazard. L’ultimo giorno di mercato ha visto il ritorno in Blues dopo 2 anni di David Luiz, difensore brasiliano di talento ma definito dagli esperti calamitous, per i tanti errori che si concede.
Fuori dal campo c’è la questione della demolizione di Stamford Bridge e del nuovo stadio da 60mila posti che dovrà nascere sulle sue ceneri. Il municipio di Hammersmith & Fulham sta esaminando il progetto, ma non sono ancora chiare la tempistica e la spesa (si parla di 500 milioni di sterline).
SUNDERLAND
Quando dopo la sconfitta interna contro il Middlesbrough, l’allenatore dei Black Cats, David Moyes, ha affermato che il club dovrà lottare nuovamente per la salvezza, i tifosi sul forum online Ready To Go, si sono scatenati: ma come? Con quale ambizione si può guardare alla nuova stagione senza gli odiati rivali del Newcastle di Rafa Benitez (soprannominato Rafa Beneath-Us, “Rafa sotto di noi” dai tifosi del Sunderland dopo la salvezza dello scorso anno ottenuta proprio a discapito del Newcastle)?
L’estate ha visto il cambio sulla panchina del Sunderland: l’artefice della salvezza “Big” Sam Allardyce è stato misteriosamente chiamato alla guida della Nazionale e il proprietario del club, Ellis Short, ha puntato sullo scozzese David Moyes, in cerca di rilancio. Potrà contare sull’affidabilità del bomber Jermain Defoe (a segno da 10 trasferte consecutive, non male per un giocatore di una squadra di bassa classifica) e sulla determinazione di Fabio Borini, ma salvarsi quest’anno sarà più dura che mai.
WEST HAM UTD
L’evento clou della nuova stagione è senz’altro il passaggio dal leggendario Boleyn Ground, lo storico stadio degli Hammers, al nuovo Olympic Stadium, dove il West Ham avrebbe dovuto disputare l’Europa League se non fosse stato eliminato dai modesti rumeni dell’Astra Giurgiu nel turno preliminare.
La società di David Gold e David Sullivan, magnati nel settore dell’intrattenimento per adulti, è stata protagonista del mercato con l’acquisto di tanti nuovi giocatori, tra cui il campione del mondo spagnolo, Alvaro Arbeloa, e il ghanese André Ayew, infortunatosi però durante l’esordio in campionato. Da seguire anche l’argentino Jonathan Calleri, un centravanti per mesi nel mirino dei club italiani e, naturalmente, Simone Zaza, acquistato per 25 milioni di sterline dalla Juventus. Per confermare il settimo posto della scorsa stagione però, Bilic avrà bisogno della conferma del talento di Dimitri Payet, e di un Andy Carroll finalmente libero da infortuni. Considerato che gli Hammers pagheranno solo 2,5 milioni di sterline all’anno per 99 anni per l’affitto dello stadio – cosa che ha fatto storcere il naso non poco alla Taxpayers’ Alliance – e che il settore giovanile del club è rinomato come fucina di talenti, si può comunque dire che il futuro per i Claret & Blue non è mai stato così roseo.
MIDDLESBROUGH
Il ritorno in Premier League dopo 7 anni si sta rivelando un successo per il club del Teesside, ancora imbattuto dopo 3 partite. L’allenatore spagnolo Aitor Karanka – vincitore di due Champions League da giocatore con il Real Madrid – si è mosso bene sul mercato, comprando due portieri affidabili come Victor Valdes (ex Barça) e l’americano Brad Guzan, l’interessante centrocampista olandese Marten De Roon dall’Atalanta, e affiancando, davanti, ai sudamericani Gaston Ramirez e Christian Stuani, un altro spagnolo, Alvaro Negredo, di ritorno in Premier dopo l’esperienza in chiaroscuro nel Manchester City. Un tocco latino in una città considerata l’emblema dell’Inghilterra post-industriale. D’altronde il Boro è l’orgoglio di Middlesbrough e anche Fabrizio Ravanelli e Gianluca Festa nella loro esperienza nel nord dello Yorkshire negli anni ’90, sono stati testimoni del calore dei supporters locali. La permanenza in Premier non pare un miraggio.
(Primo di una serie di articoli)