Gli abitanti di Goro e Gorino (nel Ferrarese) sono riusciti a respingere una dozzina di donne migranti che cercavano ospitalità in un ostello. Loro se ne sono andate portandosi appresso il solito carico di miseria e disperazione. Ed un’amarezza in più. Nelle piazze principali dei due paesi, invece, sarà eretto un monumento alla vergogna.
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Domenica il Sole 24 Ore ha pubblicato una carta geografica dell’Europa nella quale, con diversi colori, veniva rappresentata la presenza in ciascun Paese dei movimenti e partiti populisti ed euroscettici. Osservandola, ho avuto l’impressione di averne già vista una simile, ma non ricordavo dove. Finalmente mi è tornata la memoria; ho preso dallo scaffale il libro dal titolo italiano “I Fascisti, le radici e le cause di un fenomeno europeo” (quello originale in inglese è “Who were the fascists”). Si tratta di un ampio saggio scritto da due studiosi norvegesi (edito in Italia da Ponte alle grazie) in cui sono descritte la nascita, la formazione e le vicende politiche dei movimenti fascisti, negli Stati europei, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. La piantina in cui sono localizzate le loro presenze ed influenze è molto simile a quella dei nostri giorni, comparsa sul quotidiano economico. Magari con la meritevole eccezione della Germania.
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La Camera ha rimandato in Commissione il disegno di legge-provocazione del M5S sul dimezzamento dell’indennità dei parlamentari. Ci saremmo aspettati una risposta più vigorosa; del tipo di quella che diede Aldo Moro quando affermò che la Dc non si sarebbe fatta processare nelle piazze. Invece gli altri partiti hanno balbettato scuse pietose ed avanzato controproposte ridicole. Soprattutto da parte dell’opposizione di centro destra.
