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Consigli utili per alleanze istituzionali pro investimenti esteri in Italia

Quale dovrebbe essere il ruolo di amministrazioni centrali, regionali, città metropolitane e Comuni per favorire gli investimenti esteri in Italia? E con quali strumenti assicurare il coordinamento tra le diverse amministrazioni a livello centrale e tra centro e periferia?

Sono alcune delle domande che saranno al centro del quarto panel del convegno “L’Italia che collabora“ organizzato da I-Com che si terrà martedì 4 ottobre a Roma (qui tutti i dettagli del congresso) e in cui sarà presentato un rapporto curato da Stefano Da Empoli (nella foto) e Gianluca Sgueo. (Qui i dettagli sul terzo panel)

Se è vero che c’è un problema generale di attrattività – dicono i curatori del rapporto che sarà presentato martedì 4 ottobre – “è altrettanto vero che ogni territorio ha delle sue peculiarità. Ogni area dovrebbe dunque definire e potenziare il proprio modello facendo leva sulle rispettive specializzazioni produttive e settoriali”.

Appare esserci tuttavia – sottolineano i curatori del rapporto – “una mancanza di un quadro coerente e gli investitori esteri si interfacciano con una moltiplicazione e, a volte, sovrapposizione di soggetti istituzionali (nazionali e territoriali), operanti per la promozione ed il sostegno alle imprese nel processo di investimento, che rischia di rendere anche gli strumenti esistenti poco efficaci nel raggiungimento degli obiettivi”.

A maggio 2016 presso il Ministero dello Sviluppo economico si è riunito – sottolinea ad esempio il report – il Comitato investimenti esteri istituito dal decreto cosiddetto Sblocca Italia, proprio con l’obiettivo di estendere la collaborazione tra Amministrazioni centrali e regionali in merito alle politiche e agli strumenti operativi per attrarre investimenti esteri.

Tra i primi obiettivi conseguibili figura la sottoscrizione di protocolli d’intesa tra Mise e Regioni allo scopo di coordinare l’attività promozionale, l’identificazione delle opportunità e l’assistenza agli investitori esteri. Nel corso del 2015 sono stati sottoscritti i primi accordi con la regione Lombardia e la regione Toscana. Di questo si parlerà anche martedì 4 ottobre a Roma.

(Qui tutti i dettagli sul convegno di I-Com e sugli altri panel)


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