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Norcia, Irpinia, Belice. Tutti i confronti fra terremoti

Di quanto il terremoto del 30 ottobre è stato superiore agli ultimi degli scorsi giorni? E quali differenze ci sono tra questo di domenica scorsa e quelli del Belice o dell’Irpinia. Ecco le risposte nei numeri ufficiali e nelle analisi degli esperti.

IL CONFRONTO CON I TERREMOTI STORICI

Il terremoto di magnitudo 6,5 avvenuto il 30 ottobre nella zona a Sud-Est di Norcia è stato il più violento avvenuto in Italia a partire dal 1980, ossia dal terremoto dell’Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell’Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

I RAFFRONTI CON GLI ULTIMI SISMI

Il sisma di domenica scorsa è stato più forte di quello del 24 agosto scorso al confine tra Lazio e Marche (nell’area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto), di magnitudo 6.0, che fece circa 300 morti. E’ stato superiore come intensità alle due scosse del 26 ottobre (magnitudo 5.4 la prima, 5.9 la seconda) nell’area di Norcia, Castelsantangelo e Preci, tra Umbria e Marche, la stessa di questa mattina. La scossa di domenica scorsa, inoltre, è stata più forte anche di quella del 6 aprile 2009 all’Aquila, di magnitudo 5.8, che provocò oltre 300 morti.

IL COMMENTO DELL’ESPERTO

A partire dal terremoto dell’Irpinia del 1980 i terremoti più forti avvengono in Italia nella zona dell’Appennino centrale: “nel recente passato nella storia sismica dell’Italia è stato pesantemente coinvolto l’Appennino Centrale, che da quasi 40 anni sta dando luogo ai fenomeni maggiori registrati nel nostro Paese”, ha detto il sismologo Antonio Piersanti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).



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