Cosa pensano i commercialisti della proposta allo studio del Tesoro da inserire in manovra per rottamare 400.000 cartelle di Equitalia e dare così ossigeno a famiglie e imprese? Massimo Miani, ai vertici del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e candidato presidente dell’organismo di controllo dei commercialisti, è d’accordo, e pure tanto. Perché? Quella del viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, è “una proposta intelligente, anzi un’ottima idea”, dice Miani in una conversazione con Formiche.net.
LE INTENZIONI DEL GOVERNO
Bisogna stare attenti a non fare confusione. Non è una sanatoria e il governo non ha intenzione di depennare quasi mezzo milione di cartelle, perché vorrebbe dire rinunciare a tanti soldi, dell’ordine di miliardi di euro. Il progetto prevede il pagamento delle cartelle in un’unica soluzione o fino a tre rate, entro il 2017, godendo di uno sconto che alleggerirebbe il proprio debito. Nello specifico, sanzioni e interessi verrebbero cancellati e sostituiti con un aggio forfettario nella misura del 3%. Oggi è al 6% per chi, entro sessanta giorni dall’invio della cartella esattoriale, non rispetta i termini legali previsti per il versamento.
LA SPINTA DI ZANETTI
Chiaro l’obiettivo dell’esecutivo che è stato spiegato dal viceministro all’Economia Enrico Zanetti in un’intervista a Formiche.net. “Il pagamento di tutto l’importo dell’imposta, ma con la rimozione integrale delle sanzioni e degli interessi di mora: due componenti che, insieme, portano spesso il debito iniziale a raddoppiarsi o, addirittura, a triplicarsi”, ha detto.
UNA PROPOSTA INTELLIGENTE
“Diciamolo subito, questa è una proposta intelligente, anzi un’ottima idea. Ma prima bisogna partire dal contesto”, afferma Miani a Formiche.net. “Negli anni passati molti imprenditori sono falliti, alcuni si sono uccisi, per debiti con il Fisco. Molte famiglie sono finite in difficoltà. Ora lo Stato si è accorto di tutto questo, iniziando a percepire questo disagio”.
IL COMMENTO DEL COMMERCIALISTA
Dunque, per Miani, non ci sono dubbi: “La proposta del Mef ci sta, eccome, visto e considerato il contesto. Anzi doppiamente intelligente, perchè bisogna ricordare che questa non è un condono ma un’agevolazione. Le cartelle si pagano, in caso vengono meno interessi e more. Lo Stato incassa e al contempo va incontro ai cittadini”.