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Semprini, Floris e il duo Piercamillo Davigo-Gherardo Colombo

Valeria Fedeli e Giovanni Floris

Avevo consigliato al mio amico Giovanni Floris (il conduttore tv “della porta accanto’’) di controbilanciare la partecipazione del premier/segretario a Politics portando in trasmissione a Di Martedì il Circo Orfei. Non mi sarei mai aspettato che, in poche ore, preparasse addirittura la prima puntata di un remake del telefilm britannico (in gran voga all’inizio degli anni ’70) “Attenti a quei due’’, con Piercamillo Davigo nella parte che fu di Roger Moore e Gherardo Colombo in quella interpretata da Tony Curtis.

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Nei giorni scorsi ho raccontato il ‘’calvario’’ dell’Istituto tecnico G. Salvemini di Casalecchio di Reno (Bologna), dove ben 17 insegnanti di sostegno assunti nell’infornata dei precari (al Salvemini ci sono ben 60 disabili di cui 47 gravi) se la sono svignata o marcando visita o approfittando di qualche congedo parentale in attesa di aver un incarico – magari provvisorio – nei pressi di casa (a proposito di ‘’deportazione’’). Il preside Carlo Braga ha cercato di provvedere affidando delle supplenze. Ed ha convocato 300 docenti in graduatoria. Si sono presentati in 6, di cui solo 4 hanno accettato l’incarico. Purtroppo in provincia di Bologna non c’è solo il caso dell’Istituto di Casalecchio di Reno. Come ha dichiarato una sindacalista ad un quotidiano locale, “sul sostegno alle medie avanzano 100 cattedre e sulle superiori 59’’. Si dirà che insegnare ai disabili è fatica. Ma non è giusto farsi stabilizzare per svolgere questa delicata funzione poi sottrarsi all’impegno assunto, alla faccia del diritto allo studio dei cittadini che hanno maggiori problemi.

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Del resto c’è poco da stupirsi. L’Italia è il Paese in cui i vigili urbani si fanno certificare una condizione d’inidoneità a stare in mezzo al traffico, mentre i netturbini (pardon, gli operatori ecologici) soffrono di allergie a contatto con l’immondizia. E gli autisti di mezzi pubblici denunciano nevrosi da guida. Certo, non è così ovunque. Ma questi episodi, laddove si verificano, sono la punta dell’iceberg di una società malata.

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C’è qualche cosa di male ad indignarsi perché il Califfato dell’ISIS ha decreto l’uccisione dei gatti? Si manca forse di rispetto alle persone che vengono sterminate da quegli assassini?

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