L’editoriale di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm, che sarà on line da martedì 15 novembre
Carmelo Barbagallo è stato perentorio rispetto ai rinnovo contrattuali dei dipendenti del pubblico impiego e degli addetti del settore metalmeccanico: “Bisogna forzare le tappe – ha sollecitato il segretario generale della Uilm- e fare entrambi i contratti prima del referendum costituzionale”. Il rischio, secondo il leader sindacale, è che dopo il 4 dicembre i tempi negoziali si allunghino. Di certo, per i metalmeccanici la vicenda contrattuale pare avviata ad un epilogo positivo. E’ ipotizzabile che, prima della scadenza succitata, i rappresentanti di lavoratori ed imprese del settore metalmeccanico riescano a tagliare insieme il traguardo del rinnovo contrattuale.
TRUMP VOTATO DAGLI OPERAI
La settimana trascorsa si è caratterizzata, soprattutto, per l’esito del risultato elettorale delle presidenziali americane: Donald Trump il 20 gennaio 2017 si insedierà nello studio ovale della Casa Bianca. E’ importante tener presente che lo hanno votato i lavoratori tessili dell’Ohio e gli operai delle acciaierie in crisi della Pennsylvania. Insomma, tanti lavoratori dell’intera cintura industriale,dal Michigan al Wisconsin, hanno scelto il nuovo presidente Usa.
NAPOLETANO E LA POLITICA ECONOMICA
“La vittoria di Trump – ha scritto Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 Ore– ha consegnato al vecchio continente un messaggio inequivocabile: o troviamo in Europa l’accordo politico per cambiare la politica economica, e lo facciamo in fretta ignorando i vincoli e i calcoli legati alle troppe scadenze prossime future, o non ce ne sarà per nessuno”.
BARBAGALLO E LA LEGGE DI BILANCIO
In questa logica è apparsa surreale la polemica tra i vertici della Commissione europea e il governo italiano sui contenuti della manovra economica presentata a Bruxelles. Lo stesso sindacato, spesso assai critico, ci ha visto dei contenuti positivi. “Nella Legge di Bilancio – ha riconosciuto lo stesso Carmelo Barbagallo – ci sono sette miliardi di euro per pensionati e pensionandi; un miliardo e mezzo per gli ammortizzatori sociali; un miliardo e quattrocento milioni per i contratti del pubblico impiego (ancora insufficienti,ma stiamo lavorando per migliorare la situazione e fare un buon contratto) e risorse per l’ultima salvaguardia degli esodati”.
FOLLI E L’INTEGRAZIONE PER LA DIFESA UE
Ma c’è di più. “Con un presidente isolazionista alla Casa Bianca – ha fatto presente Stefano Folli, editorialista de la Repubblica – la priorità dei paesi europei è ritrovare una solidarietà fra loro e rilanciare il processo d’integrazione, a cominciare dalla Difesa”.
IL MINISTRO PINOTTI A BRUXELLES
A Bruxelles, il 14 e 15 novembre, si riuniranno i ministri europei per capire, tra le altre cose, quali possono essere le prospettive di avanzamento della Difesa continentale. L’Italia, attraverso il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha già chiesto, per esempio, come le spese per i progetti industriali al riguardo, che interessino l’intera Ue, possano essere conteggiate fuori dal Patto di stabilità.
INVESTIRE IN CERVELLI
Occorre, però, un’industria nazionale che. con gli assetti tecnologici di cui ancora dispone, riesca ad essere protagonista nel cantiere europeo che sta per aprirsi. La nostra industria può farsi spazio valorizzando quel che ha e finanziando buone idee utili a ciò che serve. Occorre investire sull’intelligenza delle persone; sulla tecnologia; sulle infrastrutture digitali e quelle materiali.
Il cantiere europeo, mai come ora, ha bisogno di noi.