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Cosa prevede l’intesa fra Servizi e università

Alleanza strategica fra Servizi e università. E’ stato firmato oggi il protocollo fra il Dis e la Crui. Ecco tutti i dettagli.

LE PAROLE DI PANSA

“Vogliamo fare del rapporto Intelligence-Università un’alleanza strategica per la sicurezza nazionale. L’Università ha un grande compito da svolgere insieme a noi: pensare l’Intelligence, aiutarci a cogliere sfide culturali, mettendo a fuoco modelli efficaci per la protezione degli interessi politici, militari, economici, scientifici ed industriali dell’Italia”. Così il prefetto Alessandro Pansa, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), nel suo intervento all’assemblea generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), che si è tenuta a Palazzo Rondanini, a Roma.

IL PROTOCOLLO

Il Direttore del DIS ha firmato con Gaetano Manfredi, presidente CRUI, un Protocollo di intesa che, tra gli altri punti, prevede, nel campo della sicurezza nazionale: l’individuazione di priorità e progetti; lo sviluppo di interventi congiunti di informazione, formazione professionale e alta formazione; la ricognizione dei corsi già esistenti e l’individuazione di quelli mancanti; iniziative concernenti il riconoscimento e la qualificazione degli insegnamenti; bandi di concorso.

IL RUOLO DELLE UNIVERSITÀ

“Il mondo universitario è un nostro grande alleato – ha detto Pansa – e l’Intelligence vuole mettere a servizio dello Stato il meglio che viene elaborato dalla ricerca. Il Comparto, attraverso la Scuola di formazione ha finora firmato con le università 17 accordi di collaborazione e 12 convenzioni”. “A tale percorso occorre dare maggiore incisività – ha assicurato il prefetto che guida l’Intelligence italiana – inserendolo in una cornice unitaria sul piano nazionale. Uno strumento che ci consenta di mettere a sistema le iniziative, favorendo la creazione di pool interuniversitari. In questo modo – è stata l’analisi del Direttore generale del DIS – da un rapporto uno-a-uno si passa a un coordinamento nazionale, strutturato e incisivo, che moltiplica le capacità individuali e le pone a servizio del sistema Paese”.

IL COMMENTO DI MANFREDI

“La sicurezza di un Paese e dei suoi apparati politici e produttivi passa necessariamente per lo sviluppo e la crescita professionale delle persone che di sicurezza si occupano – ha detto Gaetano Manfredi, presidente CRUI – il rapporto avviato con il DIS grazie a questo accordo va esattamente nella direzione auspicata. Sia sul fronte delle tecnologie che su quello dell’approfondimento delle conoscenze e delle competenze il sistema universitario e i ricercatori dei nostri Atenei possono fare molto. Ed è proprio attraverso la sinergia con le istituzioni che l’Università torna a svolgere il suo ruolo più autentico, ovvero quello di volano di opportunità per i giovani in settori strategici quali, appunto, quello della sicurezza”.

LE LAUREE AD HOC

Sullo sfondo, la possibilità – indicata da numerosi atenei – di istituire un Corso di laurea triennale in Intelligence. La linea stabilita con la CRUI allunga il campo a nuove iniziative di formazione, anche per costituire laboratori di studio in tema di cyber-security e sviluppare progetti di ricerca avanzata nel settore. Il 22 novembre scorso il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e il sottosegretario Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, hanno sottoscritto un Protocollo di intesa tra il Comparto Intelligence e il MIUR per la diffusione della cultura della sicurezza nazionale. L’intesa punta a instaurare un rapporto di collaborazione per iniziative riguardanti attività di ricerca scientifica, didattica e di formazione, in particolare promuovendo un piano nazionale di educazione alla sicurezza rivolto agli studenti delle Scuole primarie e secondarie.


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