Prosegue il confronto tra sindacati metalmeccanici e Federmeccanica ed Assistal per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
IL SUCCEDERSI DEGLI INCONTRI
In attesa di approfondire compiutamente il tema del salario, ieri Fim, Fiom e Uilm hanno lavorato principalmente sulle questioni della formazione e della previdenza integrativa. Riunioni tecniche e politiche, in “assetto ristretto”, si sono succedute anche nella tarda serata, fino a notte. Altri testi, dalla sanità integrativa alle politiche attive, saranno messi a punto nel corso della mattinata.
LA QUESTIONE DEL TESTO UNICO
Ancora da definire anche il recepimento nel contratto del testo unico su rappresentanza e validazione degli accordi che comunque continua a dividere Fim Fiom e Uilm. I sindacati ne avrebbero discusso tra di loro ancora ieri mattina in una riunione riservata ai tre rispettivi segretari generali. L’ipotesi che si intravede, per cercare di superare l’impasse, sarebbe quella di prevedere regole ‘transitorie’ valide solo per questo rinnovo con cui svolgere il referendum consultivo sull’eventuale accordo, in tempi brevi, per rinviare poi il vero e proprio recepimento del T. U. ad un secondo tempo e ad una discussione più approfondita.
LA RIUNIONE PLENARIA
Di fatto, la giornata è stata caratterizzata dal negoziato a livello tecnico su un tavolo e da quello politico su di un altro, entrambi contraddistinti dalla partecipazione di delegazioni ristrette. Solo alle 16.30 (la convocazione era per le 14.00) è iniziata nel palazzo di Confindustria la riunione plenaria in cui sia il Dg di Federmeccanica, Stefano Franchi, che i leader di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella hanno, di fatto, dichiarato l’esistenza delle condizioni di continuare la trattativa, rinnovando l’intenzione di fare il contratto.
IL CONSIGLIO GENERALE DI CONFINDUSTRIA
I vertici di Federmeccanica, nella stessa giornata di ieri, hanno dovuto prender parte al Consiglio generale di Confindustria che si è svolto nell’ala dell’edificio di fronte a quello dov’era convocata la riunione dei metalmeccanici. Tutti i massimi esponenti di Confindustria si sono ritrovati in una riunione in cui c’era all’ordine del giorno anche un punto riguardante la situazione del quotidiano Sole 24 Ore. Proprio su questo tema gli industriali sono molto divisi, perché rispetto alla crisi del giornale, diretto da Roberto Napoletano, si è riaperta la contrapposizione tra chi ha eletto alla presidenza confindustriale Vincenzo Boccia e chi, invece sosteneva Alberto Vacchi. In ogni caso se ne riparlerà nel Consiglio generale del 15 dicembre che dovrà votare la ricapitalizzazione del Sole 24 Ore, la cui assemblea si terrà poi il 22 dello stesso mese. Ma la lieve tensione avvertita negli equilibri dell’assise confindustriale non è stata l’unica causa di “labili spifferi” sul negoziato dei metalmeccanici.
IL CONTRATTO DI PUBBLICO IMPIEGO
Sempre nella mattinata di ieri è giunta la notizia che il governo è disponibile a sbloccare i contratti del Pubblico Impiego, al palo da sette anni, attraverso un incremento medio pro capite di 85 euro. E’ possibile che già oggi vengano convocati i sindacati confederali dal ministro Marianna Madia. Il governo starebbe valutando le osservazioni di Cgil, Cisl e Uil, che in particolare chiedono aumenti non inferiori a 85 euro, mentre per ora l’apertura dell’esecutivo è su 85 euro come media. Tra le richieste del sindacato c’è anche quella di far rientrare nel perimetro dell’accordo il comparto della scuola. Le richieste di Cgil, Cisl e Uil riguardano anche il superamento della Legge Brunetta ridando più spazio alla contrattazione e la stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione.
SCIOPERO DEI MEZZI PUBBLICI A ROMA
Nel corso di questa giornata che si preannuncia piovosa e caratterizzata da un intenso traffico (a causa dello sciopero nazionale dei treni e di quello dei mezzi pubblici a Roma) si riuscirà finalmente a conoscere l’epilogo del più importante contratto del settore industriale e di quello dei contratti di tutta la Pubblica Amministrazione. E’ probabile che prima della fine di novembre siano tutte e due rinnovati.
Toccherà prima ai metalmeccanici e, poi, ai dipendenti pubblici.