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Alphabet, Tesla e Musk. Tutte le cantonate di Beppe Grillo sull’energia

Proseguiamo con l’analisi del programma M5S sull’energia, abbozzato da Beppe Grillo.

“L’energia è un cambio di civiltà, l’energia è un cambio del mondo. Fra 25 anni il lavoro quale sarà? L’istruzione è in grado di capire che cosa sarà un lavoro tra 25 anni? Molti esperti dicono che il 50% dei lavori conosciuti spariranno, ne arriveranno degli altri: la robotica, l’intelligenza artificiale, i big data. Oggi la prima azienda mondiale è Alphabet (Google). Compra oggetti offline per collegarli in Rete. E noi di che cosa parliamo? Noi dobbiamo parlare con questi quesiti, dire se siete d’accordo se dobbiamo passare a l’elettrificazione, dal petrolio all’elettrificazione in 30 anni, un piano trentennale-quarantennale dell’energia. Trascurando il dettaglio che personalmente mi sentirei in imbarazzo a “parlare con questi quesiti”, noto che Alphabet (Google) è solo al 36esimo posto fra le più grosse aziende mondiali, superata – fra gli altri – da Exxon Mobil, General Electric, Chevron, Valero (solo per limitarsi alle aziende energetiche).

“Allora noi abbiamo nel nostro programma, lo avete sempre visto, come punti di riferimento le rinnovabili. Gradualmente passiamo alle rinnovabili, le produciamo noi, il Paese del Sole. Sono stato fra i primi ad avere un impianto fotovoltaico, qua, che mi faceva 5/6 kilowatt, e dovevo recuperare, stoccare in batterie.” L’idea di un mondo basato sulle rinnovabili è bellissima, ma si scontra con una realtà in cui un impianto fotovoltaico basato su celle di Silicio, nonostante vari incentivi e sgravi fiscali, impiega diversi anni per ripagarsi e cominciare a fare risparmiare. Inoltre, senza batterie più efficienti delle attuali e senza una rete integrata – una vera smart grid – questa idea rimarrà un sogno. Invece di sognare occorre investire nella ricerca scientifica per realizzare tecnologie veramente efficienti per la cattura, l’accumulo e la distribuzione di energie rinnovabili.

“Oggi c’è l’elettrico e la mobilità elettrica, Tesla, il signor Musk, ha fatto nei primi tre mesi della sua attività più guadagni di tutto l’anno dei petrolieri. La Rockefeller Foundation non investe più un centesimo nel petrolio. Ci dobbiamo investire noi con questi cazzoni che sono al governo? Ma vi sembra normale? Come guardiamo al futuro? Allora, Tesla elettrifica.. Poi c’è un progetto della Nissan – che ha coinvolto anche società italiane – per far diventare l’automobile in un accumulatore. Tu accumuli nella batteria della tua auto elettrica la corrente di notte e se non la usi la rimetti in rete e te la pagano di giorno il triplo, con la differenza di prezzo ti paghi il leasing della macchina. Quindi la macchina intesa non solo per muoverti, ma come accumulatore di energia che è uno dei più grandi problemi che abbiamo.

La fantasia al potere… Oggi una Tesla costa quasi 100.000 Euro, e le auto elettriche più economiche costano almeno il doppio di un’auto normale. Il problema è che le batterie attuali hanno una capacità troppo bassa in confronto al loro peso: una modernissima batteria agli ioni di litio è in grado di accumulare 2,5 MegaJoule per Kg di peso, e non c’è partita rispetto al diesel ed alla benzina, che accumulano entrambi circa 46 MJ/kg, o al Gas naturale, che arriva a 54 MJ/Kg. Inoltre, la mia Fiat (a metano!) ha 30 anni ma funziona benissimo, mentre una batteria a ioni di litio si butta dopo un paio d’anni, come sanno tutti gli utenti di smartphone e tablet vari.

Grillo continua a ragionare con parametri obsoleti: oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle metropoli e l’urbanizzazione è in aumento soprattutto nei Paesi che si affacciano al progresso. Il futuro non sarà nelle auto private ma molto probabilmente in trasporti pubblici efficienti e in varie forme di condivisione dei mezzi di trasporto.

“Bisogna pensare in avanti, a 50 100 anni. E bisogna cominciare adesso a dire: entro il 2025 faremo questa transizione dal fossile alle rinnovabili.” Oh, finalmente ha detto una cosa sensata, magari sui tempi è molto ottimista, ma ha detto una cosa sensata…

“Come si fa? C’è una sola politica su cui agire: il sistema fiscale: detassi il lavoro e tassi chi consuma energia e materie prime.” Ma che ideona. Quindi non c’è bisogno di ricerca, di tecnologia, di scienziati, di tecnici e di ingegneri, ma solo di maghi dell’economia che tirino fuori soldi da qualche parte. Non importa da dove.

(Terza parte di un’analisi sul programma energetico proposto da Beppe Grillo, che si può leggere qui. A questo link la prima parte, qui la seconda)

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