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Giuseppe Sala, Virginia Raggi e l’ubriacatura giustizialista

GIUSEPPE SALA, beppe sala

Da Mani Pulite a Silvio Berlusconi, ancora oggi l’ubriacatura giustizialista di ‘sto Paese non accenna a diminuire. E così si perde il senso più profondo della parola giustizia, i politici sono sempre più pavidi e modesti – qualcuno addirittura “coglione” per sua stessa autodefinizione – succubi degli umori volubili della gente.

E quando se ne presenta uno al di sopra della mediocrità generale, ci divertiamo a tagliargli la testa a furia di ciacole e più belle del mondo perché non sia mai che il coraggio di decidere si trasformi in una deriva autoritaria. Così la democrazia non è più potere del popolo, ma diventa quello della folla… E c’è una grande, enorme differenza.

E dopo la notizia dell’autosospensione del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, aspettiamoci che Saviano scriva di mafia e camorra, che opinionisti novelli Robespierre de noaltri puntino l’indice sui grandi eventi e ci tireremo addosso padilate di letame la cui puzza ci accompagnerà sulla stampa estera descrivendoci come i soliti italiani inclini a delinquere quando va bene, mafiosi e camorristi quando fa comodo andarci pesante.

Milano – leggi Italia – ne uscirà danneggiata proprio nei giorni in cui si lavora a Scali Milano per progettarne il suo futuro, quello delle opportunità di investimento e di nuova occupazione che offre…

Al grido “Onestà!” non ci resta che augurare buona fortuna a tutti noi!


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