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Mps in bilico, colpa della vittoria del No al referendum?

borsa, Marco Morelli

“Non c’è dubbio che il cambiamento del quadro politico istituzionale post 4 dicembre ha di fatto reso impossibile rendere vincolanti le manifestazioni di interesse che avevamo ricevuto”. E’ quanto ha detto l’ad di Mps, Marco Morelli, in un messaggio video ai dipendenti della banca, riferendosi agli investitori che si erano detti interessati a partecipare all’operazione da 5 miliardi per il rafforzamento patrimoniale della banca. Proprio così. Gli italiani che in larga maggioranza hanno votato No nel referendum (e che probabilmente saranno chiamati a salvare Mps con il gettito delle loro imposte) sono persino accusati di aver messo in fuga i possibili investitori interessati. Ma se la prendessero gli sceicchi del Qatar la legge Boschi, Maria Elena compresa!

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A Formiche.net sono bastate 164 parole per tracciare il curriculum vitae di Luca Lotti, ora ministro della Repubblica. Poco più di un messaggio su twitter.

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C’è una ragione specifica per cui Angelino Alfano è diventato ministro degli Esteri: la riunione del G7 a Taormina. Occorreva qualcuno pratico della zona.

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Finalmente si è capito il perché del voltafaccia di Denis Verdini. Il suo mancato ingresso in maggioranza è l’ultimo favore (in ordine di tempo) che il boss di Ala-Scelta civica ha fatto a Matteo Renzi. A lui sarà affidato il compito di staccare la spina nel caso in cui Paolo Gentiloni ci prendesse gusto. Da domani il Denis Verdini nazionale starà sempre lì, come un avvoltoio, a controllare i banchi del Governo con l’aria di chi minaccia: “Ricordati che devi morire. Mi faranno sapere quando”.

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E’ tanto grande il torto che l’elettorato, bocciando il referendum, ha recato a Matteo Renzi che sta per abbattersi sull’Italia una riedizione delle dieci piaghe bibliche (quelle che il Signore inflisse al Faraone e al suo popolo, perché non voleva consentire l’Esodo del Popolo Eletto verso la Terra promessa). Prepariamoci a riceverle nell’ordine, una dopo l’altra:
1. Tramutazione dell’acqua in sangue
2. Invasione di rane dai corsi d’acqua
3. Invasione di zanzare
4. Invasione di mosche
5. Morìa del bestiame
6. Ulcere su animali e umani
7. Pioggia di fuoco e ghiaccio (Grandine)
8. Invasione di cavallette/locuste
9. Tenebre
10. Morte dei primogeniti maschi

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Il Signore che ci sottoporrà a questi flagelli non sarà il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. E neppure quello crocefisso sul Calvario. Indosserà il grembiulino ed avrà il cappuccio nero sulla testa. I suoi lo chiameranno Gran Maestro.

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Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia giudica positivamente la riconferma di molti dei ministri nel nuovo governo di Paolo Gentiloni (Silveri, no?), in particolare di quelli che sono stati seguiti con “attenzione”. Contento lui!



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