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Ucciso a Sesto San Giovanni l’attentatore di Berlino. La versione di Minniti

E’ stato ucciso questa notte – nel corso di un conflitto a fuoco con alcuni agenti della polizia italiana – Anis Amri, il terrorista sospettato di aver progettato e realizzato l’attentato di lunedì scorso nel mercatino di Natale di Berlino nel quale hanno perso la vita 12 persone tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Il tunisino era appena arrivato alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni – nel milanese – dalla Francia, dove si era rifugiato negli ultimi giorni, quando due poliziotti lo hanno fermato per un controllo: senza un attimo di esitazione Amri ha impugnato la pistola e ha aperto il fuoco contro uno dei due. Si tratta del trentaseienne Christian Movio ora ricoverato all’ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.

Subito dopo, gli agenti hanno risposto al fuoco e ucciso Amri che al momento di sparare aveva anche urlato Allah Akbar. Il riconoscimento del cadavere è avvenuto grazie ai dati della misura del volto e al successivo rilievo delle impronte digitali. In tasca aveva alcuni biglietti delle ferrovie francesi, che hanno consentito di ricostruire il tragitto che aveva compiuto. L’uomo in treno aveva viaggiato da Chambery fino a Torino. Da lì aveva raggiunto la stazione Centrale di Milano dove è arrivato all’una di notte. Infine, dalla stazione Centrale si è spostato a Sesto, dove intorno alle tre di notte ha incrociato gli agenti in pattuglia del commissariato locale.

Dopo le prime voci, la conferma definitiva è arrivata dal ministro dell’Interno Marco Minniti che al Viminale – di fronte ai giornalisti – ha anche elogiato l’operato delle forze dell’ordine e sottolineato come in Italia esista un “livello elevato di controllo del territorio che consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perchè ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo. Questo vuol dire che c’è un sistema di sicurezza che funziona“.

Ecco la ricostruzione dell’accaduto da parte del ministro dell’Interno Marco Minniti.

Il video:



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