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Sig Sauer, Beretta e quella foto dei due figli di Trump per la pistola scelta da US Army

Il 20 gennaio, lo stesso giorno in cui Donald Trump prendeva possesso dello Studio Ovale, il Pentagono comunicava di aver scelto la nuova pistola di ordinanza per lo US Army. Sarà una variante della P320 di Sig Sauer a sostituire la Beretta M9 in uso dagli anni Ottanta; il modello è stato confermato da un rappresentate della ditta al sito specialistico Military.com.

La ditta elvetico-tedesca (quinta più grande fornitrice di armi in America) ha sede operativa e stabilimento produttivo in New Hampshire, si è aggiudicato una commessa da 589 milioni di dollari, spalmati su dieci anni di contratto, che comprende anche la fornitura di munizioni e componenti accessori. Il programma si chiama “Modular Handgun System” (MHS) è ufficialmente iniziato nel 2011 e via via ha visto ridursi le concorrenti che avevano presentato offerte. Sig ha battuto la concorrenza di Glock, di FN Herstal e di Beretta, che aveva proposto un aggiornamento della M9. La P320 è l’unica modulare, ossia tutte le componenti sono intercambiabili con tutte le altre: canne, carrelli, fusti. Sarà dunque più facile applicare le modifiche, anche quelle più complesse che riguarderanno l’adeguamento del calibro 9 mm a .45 ACP come da standard dell’esercito.

A Beretta, che ha portato a casa il primo contratto con le forze armate americane nel 1985, restano in mano consegne fino al 2018, oltre che le forniture alla Guardia Costiera e ai Marines (a cui fornisce anche il fucile d’assalto M4 attraverso la controllata Benelli). “Avevamo preventivato la concreta possibilità che la gara di quest’anno potesse vedere un avvicendamento, se non altro per una comprensibile logica di alternanza e al netto di qualunque considerazione tecnologica o qualitativa” ha commentato con Brescia Oggi Franco Gussalli Beretta, presidente di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta. La ditta di Guardone Valtrompia, che per il 95 per cento del fatturato dipende da commesse all’estero, ha commentato serenamente la sconfitta anche perché ha già chiuso a inizio gennaio un contratto con il governo argentino per la fornitura di 40-50mila fucili Arx 200 e 100mila pistole Px 4 Storm (frutto anche di un accordo di cooperazione industriale nel settore firmato dalla ministro della Difesa Roberta Pinotti e dall’argentino Julio Martinez).

CURIOSITÀ: TRUMP

L’annuncio della vittoria di Sig Sauer nel programma MHS è stato dato durante lo SHOT Show di Las Vegas, salone internazionale delle armi. Nel 2016 alla fiera in Nevada parteciparono anche due dei figli di Trump, Donald Jr ed Eric in cerca di voti tra i fan del Secondo emendamento: una loro foto scattata all’interno dello stand di Sig Sauer era accompagnata da #MakeAmericaGreatAgain, ossia lo slogan della campagna del repubblicano come didascalia.

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A febbraio del 2016 gli stessi due figli dell’allora candidato erano stati in visita nello stabilimento (a maggio dell’anno prima anche il futuro candidato repubblicano passò dallo stesso stabilimento di Exeter). Il New Hampshire era uno degli stati in bilico dove Trump ha spinto le fasi finali della campagna elettorale. Seguirono polemiche sull’incoerenza, perché Trump dai podi dei comizi urlava contro la sua avversaria Hillary Clinton che prendeva finanziamenti dalle armi. Poi alla fine i quattro grandi elettori locali finirono nel conto di quelli della democratica, che però vinse per poche migliaia di preferenze: tra l’altro, il New Hampshire è uno degli stati in cui, secondo una narrativa spinta ancora in questi giorni dalla Casa Bianca, i voti che hanno permesso la vittoria di Clinton sarebbero arrivati da immigrati irregolari – non ci sono evidenze di nessun genere su questa circostanza.

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Curiosità: mentre si trovavano nello stabilimento Exeter dove viene prodotta anche la P320, i due Trump tenevano in mano un Black Mamba MCX, il fucile da assalto usato da Omar Mateen, il terrorista affiliato allo Stato islamico che uccise 49 persone in un attentato al Pulse di Orlando il 12 giugno scorso.


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