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Avete letto la Carta dei diritti universali vergata dalla Cgil di Camusso?

Susanna Camusso, Voucher, Cgil

Susanna Camusso ha fatto tesoro di una celebre battuta di Woody Allen, il quale, in uno dei suoi più celebri film, ad un amico che gli dice ‘’Tu mi dai fastidio perché ti credi tanto un Dio” risponde così: “Beh, dovrò pur prendere qualcuno a modello a cui ispirarmi, no?’’. La segretaria generale della Cgil non ha voluto aver nulla a che fare con un’entità soprannaturale. Si è accontentata di fare il verso a Eleonor Roosevelt. Finita la seconda guerra mondiale, la vedova del grande Franklin Delano – con il quale aveva condiviso non solo la vita, ma anche gli ideali – si impegnò per la ratifica della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo da parte delle Nazioni Unite. Il 28 settembre 1948, in un famoso discorso, definì la Dichiarazione “la Magna Carta di tutta l’umanità”. La Dichiarazione fu approvata quasi all’unanimità dall’Assemblea Generale dell’Onu il 10 dicembre 1948, con soli otto astenuti. Susanna Camusso ha usato parole ispirate per un progetto di legge di iniziativa popolare denominato ‘’Carta dei diritti universali dei lavoratori’’. Ma non si è fatta mancare nulla, visto che il progetto – sostenuto da milioni di firme – è costituito da ben 97 articoli che, in pratica, riscrivono il diritto del lavoro, il diritto sindacale (vi sono pure norme che prevedono l’applicazione dell’articolo 39 Cost.) ed eseguono qualche toccata e fuga anche nel campo del diritto della previdenza sociale. Nel 1948 l’Assemblea generale dell’Onu si era accontentata di un preambolo e di 30 articoli.

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Sulla ‘’Carta dei diritti universali dei lavoratori’’ occorrerà tornare. Fino ad ora in pochi vi avevano prestato attenzione, come accade ormai da tempo quando un sindacato si esibisce nei suoi riti, nei confronti dei quali si finisce sempre per dimostrare un atteggiamento di sufficienza, accompagnato da un sentimento di tenerezza come quando si va a trovare una vecchia zia a cui eravamo molto legati da bambini e che vuole farci leggere un quadernetto di pensierini scritti per ingannare il tempo.

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Poi ci si accorge che quel quadernetto ha il piglio e lo stile del ‘’mattinale’’ di una Questura. E che quel progetto – se qualcuno lo prendesse sul serio – diventerebbe una camicia di forza per il nostro sistema produttivo.

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Mentre il quesito sui voucher accenderà gli spiriti e la campagna elettorale si svolgerà in nome della mistica del precariato, quello sugli appalti continuerà a restare ‘’sarchiaponescamente’’ in un cono d’ombra. Eppure è lo stesso Maurizio Landini a sottolineare che per importanza ‘’è superiore anche ai voucher”, perchè riguarda “tutti i settori e milioni di lavoratori”. Il che – considerato dal nostro punto di vista – ha un preciso significato: quello di rendere estremamente complicata la filiera dell’appalto.

Il Consiglio dei ministri ha prorogato di un anno il Comandante dell’Arma dei Carabinieri, il quale da ora si chiamerà Tullio Dell’Otto.

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Tripoli, bel suol d’amore, giunga a te lieta questa mia canzon/ sventoli il tricolore sulle tue torri (sull’ambasciata, ndr) al rombo del cannon/ naviga, o corazzata (russa, ndr), felice è il vento e fresca la stagion…



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