Incostituzionale a metà. Aspettavamo da mesi questa decisione. Erano girate decine di ipotesi sulle possibili soluzioni. Tutti attendevamo indicazioni su come saremmo andato a votare, comunque fra pochi mesi.
Dopo una giornata di udienza e mezza di camera di consiglio la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale mezzo Italicum. Ha eliminato il ballottaggio e le scelta del collegio di elezione per i pluricandicati. Cosa resta?
Resta un sistema proporzionale con sbarramento al 3% e premio di maggioranza eventuale per il partito che supera il 40%. Eventualità davvero improbabile, visto che in Italia mai nessuno ha le politiche è arrivato così in alto dal 1958. Ma restano anche i capilista bloccati nei cento collegi, le preferenze e le quote rosa.
Un sistema con cui si può andare subito a votare, nemmeno troppo dissimile dal Senato che invece ad oggi avrebbe un proporzionale semplice senza soglie e senza premi.
La domanda è: quando si voterà? Teoricamente si può votare subito. Considerando che ci vogliono almeno 2 mesi e mezzo per sciogliere le camere, comunque non prima di maggio.
Ma se il Parlamento decide di ritoccare le leggi si va ad ottobre se non alla scadenza naturale di febbraio