L’editoriale di “Fabbrica Società”, il giornale della Uilm che sarà on line il 30 gennaio
L’incertezza è padrona di questi tempi. “Le probabilità non ti sono favorevoli. La ridda in cui ti sei trascinato durerà ancora qualche annetto, e noi non scommettiamo che tu riesca ad uscirne incolume”. Il finale della “Montagna incantata”, il romanzo di Thomas Mann, rende l’immagine del nostro Paese che fatica a riprendersi.
POLITO E LA NATURA CHE CI COLPISCE
Ci si è messo anche il combinato devastante del terremoto, dopo le scosse d’agosto e d’ottobre, e delle precipitazioni nevose. “Ogni volta che la Natura ci colpisce – ha scritto Antonio Polito sul Corriere della Sera – avvertiamo sempre più la difficoltà di proteggersi della nostra comunità nazionale”.
SI AVVICINANO LE ELEZIONI POLITICHE
Si è mossa pure la situazione politica che, dopo la sentenza della Corte costituzionale sulla Legge elettorale, vede avvicinarsi il giorno delle elezioni politiche anticipate. I dati sul Pil, poi, non lasciano dubbi: produciamo troppa poca ricchezza e sempre meno rispetto agli altri Paesi europei, mentre gli investimenti privati calano e quelli pubblici diminuiscono.
CISNETTO E LA STAGNAZIONE SECOLARE
“Non a caso – ha segnalato Enrico Cisnetto su Il Messaggero – la stagnazione secolare colpisce noi più di tutti gli altri e mentre il vento della ripresa soffia sul pianeta, con un più 3,4% previsto per quest’anno e più 3,6% per il prossimo, l’Italia continua ad arrancare, crescendo la metà dell’eurozona”.
IL PROGETTO DI DIFESA EUROPEA
Inoltre, l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha fatto ben comprendere come sarà il nuovo corso della politica americana: la primazia del nuovo continente, il muro col Messico, l’abbraccio con la Russia e la competizione con la Cina. Cambieranno radicalmente i rapporti tra gli Usa e la Ue: proprio gli europei dovranno farsi carico delle spese di un progetto comune di difesa continentale.
TRUMP CON GLI ANTIEUROPEISTI SECONDO PRODI
“Trump – ha fatto notare l’ex premier Romano Prodi – è andato però molto più avanti, appoggiando l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue e dialogando con i politici più antieuropei dei diversi Paesi”. Insomma, i segni di un vero e proprio cambiamento d’epoca.
PER REICHLIN LA STORIA NON È FINITA
Alfredo Reichlin in un bel libro,“La Storia non è finita”, ha trovato una risposta antropologica a questo stato di cose: “L’insicurezza e la paura – ribadisce l’anziano militante della sinistra –dominano l’animo delle masse. E qualcuno questa drammatica perdita di fiducia nel futuro e in quelli che comandano la chiama populismo. Io ci vedo il bisogno assillante di una guida e di un nuovo pensiero del mondo”.
IL SINDACATO RINNOVA I CONTRATTI
Ci sono tanti modi per affrontare questo passaggio. Il sindacato, per quel che può, continua a fare il suo mestiere come rinnovare i contratti: dopo quello dei metalmeccanici, sono stati rinnovati i contratti degli elettrici, dell’energia e del petrolio.
BARBAGALLO E LE COSE DA FARE
Ma c’è molto altro da fare, come spiega Carmelo Barbagallo: “Dobbiamo affrontare – sottolinea il segretario generale della Uil – la seconda fase della trattativa sulla previdenza, la richiesta di modifica degli ammortizzatori sociali, il completamento dei contratti del pubblico impiego, il rilancio del nostro Mezzogiorno e dell’economia del Paese”.
LA UIL A LAMPEDUSA
Ma c’è di più. La Uil ha promosso“Mare di Pace e lavoro”, il primo meeting internazionale dei leader sindacali e religiosi del bacino del Mediterraneo che si riuniranno a Lampedusa il prossimo 2 febbraio. Il messaggio? Occorre mantenere la speranza e non farsi contagiare dalla paura. Un pensiero universale per battere l’incertezza.