Gli zuccheri vanno evitati il più possibile, in modo drastico. È una raccomandazione che non faccio soltanto ai diabetici, ma che estendo per davvero a tutti. Perché? Potrei rispondere molto serenamente “Perché ci fanno male”, ma anche perché possiamo “farne a meno” in buona parte, se non del tutto. Senz’altro molto meno di quanto non facciamo ogni giorno in diversi modi e attraverso diversi cibi. Con il risultato di assumerne dosi esagerate senza nemmeno saperlo. Già il fruttosio contenuto nella frutta sarebbe, infatti, più che sufficiente al nostro fabbisogno giornaliero, ma…
Ma c’è un “ma”: anche con la frutta la mia raccomandazione è quella di limitarla a una sola porzione al giorno, esclusivamente alla colazione del mattino e mai a fine pasto (pessima abitudine tipicamente italica), perché in quel caso creerebbe la putrescina, proteina che, come dice la parola stessa, farebbe andare in putrefazione tutto ciò che è stato ingerito prima.
In più, raccomando che la frutta non vada mai e poi mai consumata alla sera, men che meno se al termine di una cena ricca di carboidrati. Un ulteriore consiglio è quello di mangiare sempre e soltanto frutta di un solo tipo – o mele o albicocche o pere e via dicendo – e mai invece mescolata (tipo macedonia, intendo).
Mi limito a dire che oltre a innalzare la glicemia e quindi l’insulina nel sangue, gli zuccheri hanno soprattutto l’effetto di indurre quel pH acido al quale ho già accennato, con il conseguente innesco di stati infiammatori che a loro volta sono le potenziali anticamere di diverse patologie, comprese quelle tumorali. Anche per questo è bene avere la glicemia sempre attorno al valore di 90.