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Il video-racconto della carriera di Antonio Tajani, neo presidente del Parlamento europeo

Il video-racconto di Formiche.net ricostruisce la carriera politica di Antonio Tajani, dagli esordi in Forza Italia – preceduti dall’esperienza di giornalista al Giornale di Indro Montanelli – all’ultima principale tappa: la presidenza del Parlamento europeo. Un percorso lungo 23 anni, con una costante fondamentale: il rapporto con Silvio Berlusconi che Tajani conobbe nel 1993 ai tempi della discesa in campo. Portavoce nel primo governo del Cavaliere e poi sempre al suo fianco in Forza Italia, nel Popolo delle Libertà e poi di nuovo in Forza Italia.

L’Europa è stata l’altra costante della sua carriera: la prima elezione al Parlamento europeo risale al 1994. Da allora ha lavorato costantemente nelle Istituzioni comunitarie, sia a Strasburgo che a Bruxelles nella Commissione. Due gli incarichi da commissario che ha ricoperto: prima per il settore Trasporti e poi per l’Industria.

In mezzo l’impegno costante per le vicende romane e laziali del centrodestra. Dal 1994 al 2005 è stato coordinatore regionale di Forza Italia, nel 2001 ha corso – ma ha perso – alle elezioni comunali per il Campidoglio vinte da Walter Veltroni. Nel 2008 è stato invece tra i sostenitori della candidatura di Gianni Alemanno, poi vittorioso al ballottaggio contro Francesco Rutelli. E ancora la sua influenza si è fatta sentire l’anno scorso, in occasione dell’ultimo voto capitolino. Nell’infuocato dibattito sulla scelta del candidato sindaco del centrodestra, Tajani si schierò senza se e senza ma a favore del più moderato Alfio Marchini. E alla fine – com’è noto – Forza Italia decise di sostenere proprio l’imprenditore romano e di non convergere sul nome di Giorgia Meloni.

Ora lo attende la sfida più importante della sua carriera, come nuovo presidente del Parlamento Europeo. Il quarto italiano della storia, il primo da quando – nel 1979 – fu introdotto il suffragio universale e diretto per l’elezione dei membri dell’assemblea di Strasburgo. A Tajani sono arrivate anche gli auguri del suo principale competitor, l’altro italiano, il socialista Gianni Pittella che al quarto scrutinio ha visto prevalere l’esponente del Partito Popolare Europeo.


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