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Tutte le nuove idee destrorse di Alemanno e Storace a caccia di un nome per il nuovo partito sovranista

Storace

Azione Nazionale e La Destra di Francesco Storace hanno fissato il loro “Congresso nazionale di fondazione” a Roma per sabato 18 e domenica 19: i due movimenti, assieme ad altre non meglio identificate “organizzazioni, associazioni e liste civiche”, si fonderanno per dare vita a un nuovo – o sedicente tale – soggetto politico di destra. Ovviamente “unitario”. Non da oggi, lo sappiamo, il problema principale per chi vuol fare politica in Italia non è affermarsi rispetto ai concorrenti ma difendersi da amici, alleati e sedicenti tali. La solita storia dei capponi di Renzo. E dunque l’appuntamento di Alemanno & Co. ha una sua indiscutibile rilevanza per un’area non molto meno rissosa di quella gravitante attorno al Pd.

Ormai anche la destra ha capito che viviamo nella società dell’immagine e, dopo il pur appannato (per usare un eufemismo) exploit mediatico del Movimento 5 Stelle, anche alla destra è chiaro che la e-democracy non può essere bypassata. Pertanto nome e logo del più o meno nuovo soggetto politico unitario di destra verranno scelti con un sondaggio on line tramite la piattaforma www.creailtuomovimento.it. Il paniere della quarantina di proposte per il naming del futuro Partito è indicativo: il pacchetto di ipotesi va da Destra Nazionale a DestrAzione, passando per il più secco e storaciano La Destra. In totale, il sostantivo Destra ricorre in una decina di opzioni ed è, comprensibilmente, il più frequente. Molto presente però anche la sovranità, con SovranItalia, La Destra Sovranista e il Movimento per la Sovranità Italiana che, a ben guardare, consentirebbe di rispolverare l’immarcescibile acronimo MSI. Sarà forse per recuperare l’assonanza missina che ad amici e simpatizzanti vengono suggeriti nomi di Movimenti di Indipendenza o Identità Nazionale, il Movimento Sovranista Cristiano e persino un Movimento a Destra che sembra un’indicazione di manovra di parcheggio.

L’onomastica destrorsa vede poi un trionfo di Nazione, Patria, Azione e Orgoglio, oltre che alcuni sempreverdi quali il Partito Conservatore. Prima L’Italia e il Partito Populista Lavoro e Dignità giocano invece su alcuni lemmi vincenti del lessico politico contemporaneo. Si nota poi qualche polinomio rabberciato come Impegno Italiano, Missione Italia (il sentore di diplomazia umanitaria che ispira non pare adatto a trascinare le folle), Rinascita Italiana e L’Italia s’è Desta. Chi vincerà? Il Partito Nazionale Repubblicano, l’ANDI Nazionale di Destra Italiana, Nuova Linea, Paese Futuro, Programma Italia, il Polo Nazionale Italiano o il Fronte Sociale Identitario? La scelta andrà a un nome semplice come il Partito Italiano, oppure a Ricostruiamo L’Italia, che sa tanto di Protezione civile e post-terremoto?

Basterà attendere questo “appuntamento importantissimo che segnerà il futuro di tutto lo schieramento politico di centrodestra” per saperlo. Per quanto riguarda il simbolo, rimandiamo alla valutazione diretta tramite il sito, ma la predominanza di fiaccole e fiamme la dice lunghissima. L’immaginario dell’elettore cui Storace, Alemanno e gli altri si rivolgono ha ancora nel cuore il logo di Almirante e del Fronte della gioventù.

Anche sulle tesi congressuali che saranno alla base del Congresso di fondazione i leader attendono “eventuali” osservazioni. Banche, minoranze linguistiche, protezionismo, lavoro, stato sociale, ceto medio, immigrazione, sud, giustizia, p.a., family day, ambiente… In cinquanta pagine vengono compendiati tutto il sapere e la proposta politica della destra.



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