“Se trasformiamo lo Stato in Pandora, nella fonte di tutti i doni ci potremmo sorprendere di alcuni risultati che escono dal suo vaso”. (Ernest Barker, 1937)
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“Il benessere collettivo deve essere raggiunto attraverso una stretta cooperazione fra lo Stato e l’individuo. Lo Stato deve offrire protezione in cambio di servizi e contribuzioni e nell’organizzare tale protezione lo Stato non deve soffocare né le ambizioni né le occasioni né le responsabilità; stabilendo pertanto un minimo di attività nazionale non deve però paralizzare le iniziative che portano l’individuo a provvedere più di quel dato minimo per se stesso e la sua famiglia”. (William Beveridge, 1942)
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‘’Non dovremmo aspettarci che lo Stato appaia come una fatina bizzarra a ogni battesimo, come un compagno loquace a ogni passo del cammino della vita e come uno sconosciuto in lutto a ogni funerale”. (Margaret Thatcher, 1979)
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Sono considerazioni fatte in epoche diverse da personalità (inglesi) militanti in campi culturali e politici differenti. Sir William Beveridge, liberale, fu persino ‘’l’inventore’’ di un modello di Welfare State largamente diffuso in Europa. Ma – al di là dei toni – il filo conduttore di queste riflessioni è il medesimo: lo Stato non può fare tutto; il cittadino ha delle responsabilità verso se stesso e la sua famiglia. Bisognerebbe che questi principi venissero ricordati, nei talk show, alla ggente, che accetta di essere strumentalizzata (fino a mentire sulla propria reale condizione) per assecondare una linea editoriale che accarezza e sollecita il peggior populismo.
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Solo un Paese plebeo che ha fatto della demagogia la sua linea di condotta quotidiana può aver sollevato la questione di quel centinaio di milioni destinato dal Governo all’organizzazione di un’importante manifestazione internazionale di uno sport come il golf praticato in tutto il mondo.
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A quale conclusione arriverà la Direzione del Pd? Alle dimissioni di Matteo Renzi e allo svolgimento di un Congresso in tempi ravvicinati per poter andare a votare a giugno? Ad una ritrovata concordia tra le tante componenti o all’avvio di una scissione? Non si era mai visto, tuttavia, che le prospettive politiche di una sola persona (il giovane caudillo detronizzato) condizionassero tanto le sorti di un governo legittimo, un difficile passaggio del Paese in mezzo alle Forche caudine dell’Unione e a fronte della minaccia dell’apertura di una procedura di sanzione, un complicato vertice internazionale (il G7 di Taormina) con due nuovi convitati di pietra come Donald Trump e Theresa May.