Un crisi c’è stata, ed è innegabile, ma i sommovimenti che hanno scosso l’Ordine di Malta hanno rafforzato e non indebolito il rapporto tra l’ordine millenario e il Vaticano. E’ quello che in sostanza ha detto il Gran Cancelliere Albrecht von Boeselager che ieri, durante la conferenza stampa nella sede della Stampa Estera, ha ribadito la fedeltà dell’Ordine al Santo Padre. Von Boeselager ha sottolineato, però, che l’intervento vaticano non ha intaccato la sovranità dell’organismo, ma sarà anzi un supporto “confessionale” e non di indirizzo per l’elezione del nuovo Governo dell’Ordine. Anche grazie all’aiuto che arriverà dal delegato speciale nominato dalla Santa Sede – ha aggiunto il Gran Cancelliere -, i Cavalieri di Malta torneranno presto al loro impegno umanitario, come hanno sempre fatto.
IL RAPPORTO COL PAPA
Il rapporto di fiducia tra Papa Francesco e l’Ordine quasi millenario guidato dall’allora Gran Maestro Matthew Festing, poi dimissionario dopo la richiesta di un passo indietro fatta proprio dal Pontefice, si era intaccato gradualmente negli scorsi mesi. All’interno dell’Ordine, infatti, prima dell’intervento vaticano, si stava consumando, per alcuni, una lotta di potere tra fazioni (da una parte inglesi e francesi, dall’altra i tedeschi), per altri uno scontro di natura finanziaria (la mediazione di von Boeselager su un trust svizzero “formato per liquidare un ingente lascito ereditario ai Cavalieri. Cifra intorno ai 120 milioni di franchi svizzeri. Messi lì e non a disposizione” non era piaciuta ad alcuni componenti dell’Ordine), con al centro la richiesta di dimissioni al Gran Cancelliere Albrecht von Boeselager da parte di Festing, sempre respinte dal primo. Matthew Festing, dopo il rifiuto di von Boeselager di rassegnare le dimissioni, aveva deciso dunque di sospendere il Gran Cancelliere, scatenando così la reazione del Vaticano.
COSA È SUCCESSO
Ma perché l’ex Gran Maestro voleva rimuovere von Boeselager ? “In parte, per me, è un mistero – spiega von Boeselager -. In parte perché c’è stato un crescente disaccordo tra me e colleghi qui seduti e persone portate dal Gran Maestro con metodi fuori dalla Costituzione”, quindi confermando indirettamente ma senza aggiungere dettagli che ci sono state tensioni all’interno dell’Ordine. Festing aveva silurato von Boeselager lo scorso 6 dicembre, accusandolo di essersi reso responsabile di “una situazione estremamente grave e insostenibile”. Gli ha chiesto due volte le dimissioni, a cui Boeselager aveva risposto negativamente. “La promessa di obbedienza dei Cavalieri – ha spiegato ieri il Cancelliere – si muove nel quadro della Costituzione del Codice dell’Ordine”. La richiesta del Gran Maestro, però, “si basava sulla presunzione che la Santa Sede avesse richiesto le mie dimissioni a sua volta, ma non era vero, per questo non mi sono dimesso”. Tra le “gravi motivazioni” portate da Festing, anche il coinvolgimento di von Boeselager nella distribuzione di profilattici come misura di prevenzione per l’Hiv in Africa e Asia, in violazione della morale cattolica.
LA QUESTIONE PRESERVATIVI
Il progetto di distribuzione di preservativi in Asia e Africa, ha spiegato von Boeselager, è stato scoperto dalla Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale del Sovrano militare ordine di Malta, che ha potuto accertare che tali infrazioni erano state commesse dai responsabili dei Paesi interessati, e poi sospese. Von Boeselager, che era allora Grande Ospedaliere, non aveva “un ruolo operativo” ed è per questo, ha spiegato, che “le accuse contro di me sono senza fondamento”.
I RAPPORTI CON LO IOR
A non piacere ad alcuni, poi, anche la nomina del fratello di von Boeselager del fratello, Georg Freiherr von Boeselager, come membro laico dello Ior. “La nomina di mio fratello – ha spiegato il Gran Cancelliere – è stata fatta prima della crisi e non conosce i membri della commissione”.
UNA QUESTIONE DI SOVRANITÀ
Ad essere chiara è la volontà dell’ordine dei Cavalieri di Malta di voler tornare alla normalità, quindi lontano dalle polemiche. Per farlo, secondo loro, è necessario chiarire che non c’è nessuna perdita di sovranità da parte dell’Ordine nei confronti del Vaticano che però, nei fatti, ha preteso le dimissioni del Gran Cancelliere Festing annullandone tutti gli atti firmati nell’ultimo mese (tra cui la sospensione di von Boeselager). Il delegato speciale, inoltre, che verrà nominato dal Papa nei prossimi giorni, si occuperà della parte confessionale dell’Ordine, ha spiegato von Boeselager riprendendo la lettera inviata da Papa Francesco, affiancando (o forse sostituendo?) il cardinale patrono Burke.