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Ecco come Beppe Grillo difende lo sciopero dei tassisti a Roma

grillo

“Dobbiamo cambiare la percezione: siamo bombardati di notizie che dicono che Roma è sporca e non funziona. Invece è bella. I cittadini si lamentano, ed è giusto, perché pagano più tasse delle altre città. Roma, come seconda capitale più grande d’Europa, avrebbe bisogno di più finanziamenti”. Lo dice il leader Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, dopo aver lasciato l’assemblea dei senatori del movimento. Grillo, insieme alla sindaca Virginia Raggi, sono scesi davanti a Palazzo Montecitorio, a Roma, in difesa della categoria dei tassisti. Le proteste sono rivolte al decreto legge Mille Proroghe che, a parere dei tassisti, favorirebbe Uber. Oggi è il sesto giorno di sciopero e di disagio per la Capitale.

Il video di Annalisa Cuzzocrea

Ecco un breve estratto dell’intervento di Gregory Massa, Consigliere Nazionale Goia-Ugl, “Perchè protestiamo contro la direttiva Bolkestein”:

“Nel 2010 – in un contesto politico europeo  fortemente negativo per l’Italia  – il governo recepisce la direttiva “Servizi”, alias direttiva Bolkestein, con il decreto legislativo n. 59. Nel procedimento, l’esecutivo italiano decide di non lasciare nulla al caso così, mentre altri paesi danno il via ad una trasposizione “generica”, il Belpaese provvede a inserire delle definizioni puntuali e specifiche che vanno a toccare alcuni settori, tra cui il commercio su area pubblica. I venditori di tutta Italia – circa 200 mila microimprese – si vedono così inseriti, dal mattino alla sera, nell’applicazione più intransigente della direttiva, l’articolo12, che prevede la messa a bando periodica di tutte le attività soggette a regimi autorizzatori e il divieto di dare vantaggio alcuno al prestatore uscente. Peccato che gli ambulanti debbano acquisire – ormi da decenni – con tanto di atto notarile le attività economiche dove intendono esercitare (posteggi di mercato ecc..) e – inoltre – apertura del settore alle grandi SpA e Coop, fine degli atti di programmazione regionale che permettevano uno sviluppo armonico del comparto”.

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