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Il “Giardino” di Francesca Leone in mostra al Maxxi di Roma

Renato Zero e Francesca Leone

Un’opera che racconta le lacerazioni della società contemporanea, dalla quale, però, traspare anche la speranza – che non va mai persa – di riuscire a costruire un futuro migliore. Potrebbe essere raccontata con queste parole l’ultima fatica dell’artista romana Francesca Leone 

Ieri – negli spazi del Museo Maxxi –  è stata presentata al pubblico romano la sua mostra personale dal nome “Giardino” in cui Leone conferma la sua ricerca di un linguaggio più concettuale che figurativo, sempre caratterizzato, però, da quel gusto per l’estetica che ha sempre accompagnato i suoi lavori.

L’installazione si compone di diciotto grate d’alluminio dalle cui fessure emergono le tracce del passaggio di uomini e donne che inconsapevolmente hanno partecipato alla realizzazione dell’opera: mozziconi di sigarette, plastiche, sassi, carta, chiavi, rifiuti, monete. Tutto ciò che viene gettato ogni giorno nelle strade delle nostre città. Più o meno inconsciamente, ma con grave danno per l’ambiente in cui noi tutti abitiamo. Un racconto di vita quotidiana che vuole sottolineare, dunque, il degrado cui il comportamento degli uomini condanna i nostri luoghi.

L’opera – già esposta alla Triennale di Milano del 2015 – si arricchisce nella sua versione romana di tre grandi pannelli di cemento, a significare la possibilità di costruire, ma anche l’intrinseca fragilità che ne è connaturata. Un lavoro tra realtà e denuncia contraddistinto da un’attenzione profonda ai temi dell’ambiente e dell’ecosistema che Leone ha commentato con Formiche.net così: “E’ il giardino contemporaneo dei nostri tempi, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni.  La speranza è racchiusa in questo senso estetico, nell’idea che si possa davvero trasformare i luoghi in cui viviamo in un giardino fatto non di plastiche colorate, ma di fiori e di bellezza“.

La mostra sarà visitabile dai romani e dai turisti fino al 26 marzo quando la grata volerà a New York, dal collezionista d’arte che già l’ha acquistata. Intanto ieri alla prima vip e appassionati hanno potuto visitarla in anteprima. Tra gli altri erano presenti molti volti noti dello spettacolo tra cui i registi cinematografici Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino e Paolo Genovese e il cantautore Renato Zero.

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