Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS ha bocciato il bilancio preventivo per il 2017. A favore ha votato uno solo dei componenti, il rappresentante del Ministero del Lavoro. Le delegazioni sindacali hanno espresso voto contrario mentre quelle delle associazioni imprenditoriali si sono astenute. I motivi sollevati sono stati più di metodo che di sostanza. In pratica non succede nulla: la decisione passa al Ministero come prevede la legge in casi di contrasto tra gli organi e nel frattempo entra in vigore l’esercizio provvisorio.
Ma il dato politico rimane: si tratta di un voto contro Tito Boeri, della continuazione con altri mezzi di un conflitto tra gli organi, aperto da tempo all’interno dell’Istituto. Dobbiamo continuare così? Non toccherebbe al presidente farsi carico del buon funzionamento della governance di un ente tanto importante, la cui attività entra in tutte le famiglie e in tutte le imprese italiane? Ma il Governo – come le stelle – sta a guardare.