Numeri che riassumono tre anni di guida del gruppo da parte dell’ad, Mauro Moretti. Hanno anche questa connotazione i conti preliminari del 2016 del gruppo Leonardo, già Finmeccanica, e il nuovo piano industriale si spinge ora fino al 2021. Ecco le ultime novità dal gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa presieduto da Gianni De Gennaro.
I NUMERI 2016
Un dato su tutti i contratti acquisiti nel 2016, pari a un controvalore di circa 20 miliardi di euro grazie all’apporto record della commessa Eurofighter in Kuwait, che da sola vale circa 8 miliardi di euro. Svelato anche il risultato netto che il top manager aveva più volte annunciato come ottimo: oltre 500 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 253 milioni di euro del 2015. Più che raddoppiato anno su anno – ha sottolineato Mf – anche il flusso di cassa operativo netto, a circa 700 milioni di euro dai 307 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie al primo anticipo incassato sul contratto Eea Kuwait, superiore a quello originariamente stimato.
LE STIME
Per il periodo 2017-2021 si prevede che Leonardo possa incrementare i ricavi del 3%-5% medio annuo, raggiungendo una redditività all’11% già a metà strada. Questo è un obiettivo da non mancare vista la debolezza dei ricavi attuali, che nel 2016 si sono fermati intorno ai 12 miliardi di euro, in riduzione di circa l’8% rispetto al 2015.
LA NUOVA STRUTTURA
Nel bilancio del triennio non potevano mancare i rimandi alla nuova struttura divisionale, la One company, alla focalizzazione sul core business dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, con la cessione delle attività non-core, e ai miglioramenti finanziari raggiunti sul fronte della redditività operativa, (ebita +28% e ros superiore al 10%), della riduzione del rapporto debt-to-equity da 1 a 0,6 e della crescita dei flussi di cassa, passati da 65 milioni di euro a circa 700 milioni di euro. “Si è parlato molto anche dell’andamento del debito – ha rimarcato Mf – perché rispetto agli obiettivi di piano la sua riduzione sotto quota 3 miliardi di euro è arrivata con un anno di anticipo. A fine 2016, infatti, ammonta a 2,8 miliardi di euro”.
IL PIANO TRIENNALE