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Vi racconto la storia della radio in 2 minuti

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Oggi 13 febbraio si festeggia la terza edizione del “World Radio Day”, Giornata Mondiale della Radio. In questa data avvenne la prima trasmissione radio dall’Onu (13 Febbraio 1946). La giornata di oggi celebra la radio come strumento per migliorare la cooperazione internazionale tra tutte le stazioni del mondo.

“All’inizio furono notizie e musica. Quelle di un secolo fa, le notizie controllatissime, ma già in grado di competere sul tempo con la carta stampata. La musica, eseguita in diretta con orchestra e cantanti sempre disponibili. E poi qualche radiodramma…”

Il senno di Po ripercorre la storia del mezzo radiofonico in due minuti. Buon ascolto.

 

 

Leggi gli ultimi post di Ruggero Po

COME SARÀ L’ARTICOLO 18 PER I DIPENDENTI STATALI

“Il senno di Po” oggi intervista Sylvia Kranz, responsabile del Servizio associato interprovinciale per la prevenzione e risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro, sul nuovo testo di riforma della pubblica amministrazione che sta per essere portato in Consiglio dei ministri.

Cosa è rimasto dell’articolo 18 e cosa dice per il pubblico impiego?

FESTIVAL DI SANREMO, VI RACCONTO IL “MIO” LUIGI TENCO

Inizia il Festival di Sanremo e quest’anno è anche l’anniversario della morte di Luigi Tenco, il cantautore che si suicidò durante la manifestazione canora ben cinquant’anni fa. Una morte che ufficialmente si spiega per la bocciatura della sua canzone. Ma tanto ha fatto parlare questo tragico avvenimento. Il “Senno di Po” ripercorre quello che si disse all’epoca, riflettendo su quanto la dietrologia e la post-verità non siano poi questioni così recenti.

ANALFABETI FUNZIONALI, NATIVI DIGITALI E FISSAZIONI PROFESSORALI

Ruggero Po, nel suo odierno “Senno” per Formiche.net, commenta la polemica d’attualità su scuola, uso corretto dell’italiano, le lingue e molto altro. Un “Senno di Po” tutto da ascoltare.

“Siamo analfabeti funzionali, uno su due. Questo è vero, lo certifica l’Ocse. Il 48% di noi sa leggere e scrivere, ma è in grado di mettere a fuoco solo le cose che cadono sotto la propria esperienza diretta”.


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