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Vi racconto l’ultimo guazzabuglio sui visti negli Stati Uniti

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Come ogni anno, anche quest’anno l’University of Southern California ha convocato e tenuto il suo prestigioso “Summit sullo Sviluppo Sostenibile e l’Economia Globale Africana”. Ma questa volta al convegno non hanno preso parte i 100 delegati, in massima parte imprenditori e politici, invitati da vari Paesi africani. Nessuno di loro infatti è riuscito ad ottenere il visto per entrare negli Stati Uniti. L’obiettivo dell’annuale summit californiano è quello di individuare progetti nel campo dell’energia pulita e incoraggiare joint-venture.

La vicenda di questi 100 “mancati delegati” non può che ricordare quella di Henry Russo, studioso di fama mondiale della Seconda Guerra Mondiale invitato dall’Università del Texas per una lectio magistralis. A lui è andata peggio. Convinto di poter entrare con il visto turistico quale cittadino francese, è stato trattenuto in stato di fermo all’aeroporto di Houston e solo l’intervento di giuristi dell’ateneo è riuscito a porre rimedio all’incredibile vicenda che stava per concludersi con l’espulsione dell’accademico, al quale sarebbe stato detto che stava per essere rispedito a Parigi con il primo volo.

Commentando l’accaduto con The Voice of America, la professoressa che presiede il summit californiano, Mary Flowers, ha detto: “Normalmente capita che un 40% di invitati non riesca ad ottenere il visto. Quest’anno è capitato a tutti, ad ogni singola delegazione. La maggior parte di noi lo percepisce come una discriminazione.” Tra coloro che non sono potuti entrare c’erano oratori e rappresentanti ufficiali de Sierra Leone, Guinea, Ghana, Nigeria, Etiopia e Sud Africa.

Difficile pensare che sia anche per questa ragione che il sondaggio Gallup di queste ore sull’indice di gradimento del presidente Trump indichi un 37% che porta le lancette così in basso come non accadeva da tantissimo tempo. Ma certo anche i più severi critici della globalizzazione “reale” non potranno non convenire che questa impostazione se mantenuta può diventare più problematica per chi nega i visti piuttosto che per chi non li ottiene, L’economia segue la cultura, non viceversa, e il vecchio motto per cui “non interessa al mondo che al mondo non si interessa” resta sempre valido.

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