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Gasdotto Tap, gli ulivi e il pesce d’aprile

Pesce d'aprile

Per opportunistici motivi di quieto vivere ci auguriamo che in Puglia, tra la regione e il Governo, si trovi una mediazione ragionevole ed appropriata circa il percorso di attraversamento del gasdotto. Ma che un’opera fondamentale per l’approvvigionamento energetico (peraltro si tratta di energia pulita), che ha attraversato mezzo mondo, debba fermarsi davanti a qualche pianta di ulivo sembra un enorme “pesce d’aprile” organizzato in grande stile.

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Gli scienziati hanno scoperto una nuova meteora destinata ad infilarsi ed infrangersi, tra breve, nel mare Adriatico. Le hanno messo nome Emiliano.

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Mario Giordano imperversa nei talk show sfasciacarrozze svelando di “che lacrime grondi e di che sangue” lo scettro dei privilegiati, appartenenti all’odiata casta. Giornalista di vaglia e saggista con forti propensioni ematologhe (si vedano i titoli dei suoi libri: Pescicani, Sanguisughe, Vampiri, ecc.) è – come si è soliti dire – venuto su dalla gavetta. Ha iniziato facendo lo strillone per le strade. E non ha mai smesso di strillare.

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Donald Trump ha deciso di riaprire le miniere di carbone per rimandare al lavoro sottoterra i minatori. Applausi nel Sulcis.

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Carbone. Arthur Schargill è vendicato. La Lady di ferro si rivolta nella tomba.

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Augusto Minzolini ha rassegnato le dimissione. Se avessero ancora un po’ di dignità e di coraggio i senatori dovrebbero respingerle. Almeno la prima volta.

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Il grave errore del governo Monti non è la riforma delle pensioni, ma la legge Severino.



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