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La massoneria, Rosy Bindi, gli elenchi e i brividi della gogna mediatica

Rosy Bindi

La presidenza della Commissione Antimafia ha chiesto la consegna degli elenchi degli iscritti alle logge massoniche. Un atto sicuramente illiberale e persecutorio. Soprattutto inutile. In tali casi – chissà perché e come – si scopre al massimo che il ragioniere, nostro vicino di casa, appartiene  ad una loggia minore.

Tanti come lui finiscono sui giornali,  e, se interrogati, dichiarano che il loro è stata una scelta giovanile nel rispetto di una tradizione familiare, ma che adesso stanno ‘’in sonno’’ da anni. Non vengono mai alla luce i nominativi  degli appartenenti  agli  alti gradi dell’Esercito, alla magistratura, ai mondi dei banchieri, dell’università, della politica, delle stesse autorità ecclesiastiche e di quant’altri esercitano un potere effettivo nelle diverse linee di comando dell’amministrazione pubblica, dell’economia e della società in generale.

Anche adesso voleranno solo gli stracci. Un brivido di gogna mediatica, in uno Stato di polizia, non lo si nega a nessuno.



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