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Popolare di Bari e non solo, come la sinergia con le Pmi fa crescere il Sud

territori

Tra il 2015 e il 2016, il Prodotto Interno Lordo (Pil) è cresciuto – dati del Rapporto Ismea-Svimez – più nel Mezzogiorno d’Italia, con 0,8%, che nel Centro-Nord, dove la crescita si è fermata allo 0,5%. Un’importante inversione di tendenza che, seppur di pochi decimali, non si verificava da decenni.Al Sud crescono il valore aggiunto ma crescono anche esportazioni, investimenti e occupazione.

Un dato positivo, come evidenziato nel rapporto, dovuto, per molta parte, all’agricoltura sulla quale soprattutto le nuove generazioni hanno deciso di investire con un’idea fortemente innovativa di quella che è tra le più antiche attività dell’uomo. Un’innovazione che coniuga sostenibilità ambientale e richiesta di produzioni di qualità e fortemente legate ai singoli e diversi territori.

Le Banche Popolari, grazie ad una rete commerciale di oltre 2000 punti di contatto – il 35% del totale delle dipendenze presenti nell’area e superiore al 40% in 17 province – possono ascriversi a pieno titolo tra i protagonisti di questa positiva inversione di tendenza.

La quota di mercato degli impieghi che esse forniscono alle Piccole e Medie Imprese sfiora, infatti, il 30%, con 2,5 punti percentuali al di sopra della media nazionale. Si tratta, per fare alcuni esempi, della Banca Popolare di Puglia e Basilicata con 128 sportelli, della Banca Popolare Pugliese con 109 sportelli, della Banca Agricola Popolare di Ragusa con 96 sportelli, della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco con 66 sportelli e della Banca Popolare di Bari che, con i suoi 386 sportelli, è la più grande realtà popolare del Centro-Sud e che finanzia le imprese del Mezzogiorno con 4,5 miliardi di euro (il 4% del totale degli impieghi del sistema bancario al Sud) e con oltre 2 miliardi di euro le aziende pugliesi (per una quota di mercato di circa l’8%). Alla Banca Popolare di Bari è toccato poi l’onere di salvare, nel 2015, la banca abruzzese Tercas. Il sacrificio richiesto alla Popolare di Bari ha reso  possibile tenere in vita le aspettative di sviluppo di un’intera regione proteggendone contemporaneamente il risparmio.

La conoscenza del tessuto produttivo ed imprenditoriale, delle esigenze del mercato e delle potenzialità dei territori nei quali quotidianamente sono attive spiegano la specificità del contributo dato dalle Banche Popolari e, più in genere, del territorio.

I miglioramenti dell’economia nel Sud Italia traggono origine, in parte non trascurabile, dalla sinergia tra imprenditoria locale e sistema bancario, anch’esso fortemente connotato dalla territorialità che ha reso più resiliente e più reattivo l’intero sistema durante la crisi. Una sinergia che viene garantita soprattutto da chi, per sua natura e origine, conosce il territorio ed è in grado di dare fiducia e quindi finanziare una nuova imprenditoria fatta di aziende di dimensioni piccole, medie e di start-up, fatta di giovani che riscoprono il valore di un’agricoltura all’avanguardia nello sviluppo e nell’applicazione delle bio-tecnologie concentrandosi sulla qualità e sull’esportazione dei prodotti ma anche su attività di filiera e affini, come agriturismo ed energie rinnovabili.

Un sistema che può essere preziosa risorsa del rilancio dell’economia italiana e che, per questo, va sviluppato e incoraggiato; un esempio di lotta alla disoccupazione – il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali supera il 20% – e a quella giovanile, in particolare, alla stagnazione dell’economia; un modello per ridurre i divari di coesione sociale e di sviluppo tra le varie aree del Paese.

In un contesto economico e sociale così difficile e complesso, come quello attuale, nel quale la ripresa resta debole e non sufficiente da alleviare i problemi occupazionali, l’attività delle Banche Popolari e la loro naturale predisposizione verso le famiglie e le Pmi, continua a rappresentare non solo un riferimento sotto il profilo dell’intermediazione creditizia, ma anche, e ancor di più, il miglior sostegno ai territori in cui operano, alla loro coesione, agli stakeholders e a tutto il tessuto produttivo di cui l’intera comunità è espressione.


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