Mai dire mai. In tanti anni non mi era mai capitato di trovarmi d’accordo con Domenico De Masi. Stranamente la sera scorsa mi ha fatto riflettere una considerazione del sociologo durante la kermesse ‘’grillina’’ nel cucinotto di Lilli Gruber, alla presenza di Davide Casaleggio e in vista dell’evento di Ivrea. De Masi ha detto che Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo hanno capito – prima degli altri – che attraverso i social era possibile dar vita a un movimento politico, se si riusciva a mettere in connessione tra di loro tutte le persone introverse e nullafacenti che danno sfogo alle loro frustrazioni sulla rete (il personaggio –Napalm 1000 – di Maurizio Crozza è azzeccato). Il M5S – che adesso si vanta di essere il primo partito – è nato così.
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A pensarci bene non sarebbe stato difficile rendersi conto di quanto stava succedendo sulla rete, dove cresceva e veniva raccolta l’erbaccia avvelenata dell’antipolitica (i seminatori stavano altrove). In fondo – sia pure in dimensioni più contenute – anche la Lega è nata, all’inizio degli anni ’90, per l’intuizione di un perdigiorno il quale, frequentando i bar e le sale biliardo della provincia lombarda, si era accorto di un diffuso malpancismo che poteva essere proficuamente investito in politica e trasformarsi, addirittura nobilitandosi, in una ‘’questione settentrionale’’.
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Angelino Alfano ‘’caccia’’ Salvatore Torrisi, colpevole di essere stato eletto, a sorpresa, presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato e di non aver accettato di dimettersi. Un roboante ‘’ruggito del topo’’ proprio quando Matteo Renzi smorza le polemiche e il presidente Piero Grasso spende parole di stima per il neo eletto.
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Una lezione di stile. Quando Valeria Fedeli è diventata ministro, il giorno dopo, suo marito, Achille Passoni (ex senatore) si è dimesso dall’incarico, che ricopriva, di capo della segreteria di Marco Minniti. Comportamenti corretti come questi contano più di una laurea. Soprattutto quando avvengono senza clamore mediatico.
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Davide Casaleggio annuncia che ad Ivrea si parlerà di futuro. Grande affluenza di chiromanti, maghi, sensitivi, ghostbusters, studiosi ed interpreti delle profezie di Nostradamus e di san Malachia.
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La vicenda della TAP sarebbe ridicola se non fosse grave. E grave se non fosse ridicola. In ogni caso ci facciamo sempre riconoscere.
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Michele Emiliano si è esibito in una tarantella strapaesana. Ha preso il posto che di solito è riservato all’orso.